13 Giugno 2025
CNR, sbloccate le nomine, Bernini indica 3 membri del CdA: Francesco Svelto, Giuseppe Tripoli ed Elisabetta Cerbai. Dopo settimane di stallo, arriva lo sblocco ufficiale per le nomine ai vertici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che ufficializza la nomina di tre nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione dell’ente, aprendo di fatto una nuova fase per la governance della più grande istituzione scientifica italiana.
I tre membri appena nominati sono Francesco Svelto, Giuseppe Tripoli ed Elisabetta Cerbai. Le loro nomine arrivano rispettivamente su proposta della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio, di Confindustria e della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome. A completare il Consiglio resta Nicola Fantini, eletto dal personale, unico componente a essere rimasto in carica negli scorsi mesi.
Parallelamente, il Comitato di selezione dei presidenti degli Enti di ricerca – presieduto da Antonio Zoccoli – si è riunito per definire tempi e modalità dell’avviso pubblico per la candidatura alla presidenza del CNR. Il bando sarà pubblicato dal MUR e avvierà ufficialmente l’iter per la scelta del nuovo presidente, che si concluderà in circa 30 giorni. Sarà il comitato a esaminare i candidati e a proporre una rosa di cinque nomi, tra i quali il ministro Bernini selezionerà il futuro vertice dell’ente.
Secondo quanto riferiscono fonti ministeriali, nelle scorse settimane il ministro Bernini ha avviato un dialogo serrato con la comunità scientifica e gli enti di ricerca, raccogliendo indicazioni e proposte per un ampio piano di riorganizzazione del CNR. La consultazione continuerà anche nelle prossime settimane, con un’attenzione particolare alle criticità emerse in merito al trasferimento tecnologico e alla sovrapposizione di competenze con altri enti. Una duplicazione, viene osservato, che rischia di indebolire l'efficacia dell’azione scientifica e disperdere risorse, frammentando eccessivamente i centri di spesa.
La reazione del mondo scientifico è stata positiva. “Dobbiamo rallegrarci con la ministra Bernini perché avere sbloccato le nomine significa avere evitato il blocco della più grande istituzione scientifica italiana, con migliaia di addetti in tutto il Paese”, ha affermato Roberto Antonelli, presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. “È un problema che non riguarda solo la ricerca, ma l’economia di questo Paese, perché – rileva – bloccare la ricerca significa bloccare l’innovazione e senza innovazione non c’è futuro”. L’Accademia si è anche detta pronta a dare il proprio contributo al piano di ristrutturazione del CNR, auspicato da tempo.
Soddisfazione condivisa anche dalla senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo, che ha dichiarato: “L’avvio della procedura per le nomine restituisce operatività, autonomia e futuro alle ricerche del nostro più grande ente di ricerca”, riferendosi alle “notizie allarmanti riguardo alla paralisi operativa nella gestione di progetti, budget e personale, in cui il CNR è precipitato a causa della mancata nomina dei nuovi vertici che sarebbe dovuta avvenire entro fine maggio”.
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