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Mercato pubblicitario italiano, +2,2% ad aprile, +2% nel 1 quadrimestre; web a +2,9%, tv e radio trainano il mercato

Nonostante la revisione al ribasso del PIL e l’assenza di grandi eventi sportivi, il mercato pubblicitario mostra resilienza, sostenuto dal taglio dei tassi BCE e dai consumi stabili

11 Giugno 2025

Mercato pubblicitario italiano, +2,2% ad aprile, +2% nel 1 quadrimestre; web a +2,9%, tv e radio trainano il mercato

Nel mese di aprile 2025, il mercato pubblicitario italiano ha registrato una crescita del +2,2%, portando il bilancio del primo quadrimestre dell’anno (gennaio-aprile) a un incremento complessivo del +2%. Tuttavia, se si escludono dalla raccolta web le stime Nielsen relative a search, social, annunci sponsorizzati e OTT (Over The Top), l’andamento si ridimensiona, attestandosi a un +1,1% nello stesso periodo.

Il mercato pubblicitario continua quindi a mostrare segnali di resilienza, confermando la tendenza positiva degli ultimi mesi, nonostante un contesto economico ancora incerto. La recente revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL italiano da parte della Commissione Europea e dell’Istat – passata dallo 0,8% stimato a dicembre 2024 allo 0,6% – riflette un quadro macroeconomico più cauto. Istat, comunque, prevede una stabilità nei consumi privati, con una crescita moderata nel corso dell’anno.

A sostegno dell’economia e degli investimenti giunge il recente taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, che a giugno ha abbassato i tassi di 25 punti base. Questa misura dovrebbe contribuire a rilanciare gli investimenti, mantenendo sotto controllo l’inflazione.

Un elemento che influenzerà i mesi estivi è l’assenza, quest’anno, dei grandi eventi sportivi, che storicamente hanno un impatto positivo sulla raccolta pubblicitaria. Tale assenza sarà parzialmente compensata dalla prima edizione del Mondiale per Club FIFA, che si svolgerà dal 15 giugno al 13 luglio.

Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione, la televisione ha registrato una crescita del +2,1% nel solo mese di aprile, con un risultato cumulato gennaio-aprile pari a +1,8%. La radio ha mostrato un andamento ancora più positivo, crescendo del +9,8% ad aprile e dell’8,3% nei primi quattro mesi dell’anno. In calo, invece, la stampa: i quotidiani hanno perso il 5,7% ad aprile (-4,8% nel cumulato), mentre i periodici sono scesi del 5% ad aprile e del 5,6% nel complesso del quadrimestre.

Il comparto del web advertising, sulla base delle stime Nielsen, ha chiuso il periodo gennaio-aprile con una crescita del +2,9%; tuttavia, se si considera solo il perimetro FCP-AssoInternet, si registra un calo dell’1,2%. In crescita l’Out of Home (Transit e Outdoor), che segna un +3% nel periodo, così come il cinema, che registra un significativo +10%. Al contrario, il direct mail è in calo dell’8,4%.

Nel mese di aprile, nove settori merceologici hanno registrato una crescita degli investimenti pubblicitari. Tra questi spiccano gli alimentari con un +29%, le bevande e alcolici con +16,3%, e l’abbigliamento con +19,6%. Hanno invece registrato un calo gli investimenti nei settori della distribuzione (-6,8%), delle telecomunicazioni (-17,7%) e della gestione casa (-9,5%).

Considerando il periodo gennaio-aprile 2025, si rileva un andamento positivo per i comparti alimentari (+8,2%), abitazione (+12,4%) e bevande/alcolici (+7%). In calo, invece, telecomunicazioni (-4,9%), gestione casa (-3,2%) e distribuzione (-13,6%).

A livello di macrosettori, nel quadrimestre risultano in crescita il Largo Consumo (+4,2%), i Beni Durevoli (+5,4%) e il settore Persona (+1,9%). Al contrario, Attività e Servizi (-5,6%) e Tempo Libero (-9,8%) hanno mostrato una flessione, dovuta soprattutto alla performance negativa dei comparti distribuzione, telecomunicazioni e turismo/viaggi. Va inoltre segnalata un’inversione di tendenza nel mese di aprile per i settori Finanza e Assicurazioni e Media/Editoria, che dopo un avvio d’anno positivo, tornano in territorio negativo.

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