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Volkswagen, 20 mila dipendenti volontari uscenti con incentivi fino a €400 mila per lavoratori anziani

Un primo passo del piano per far tornare competitivo il colosso tedesco dell’auto è tagliare 35 mila posti entro il 2030, il CFO David Powels commenta: "C’è ancora molto lavoro da fare"

04 Giugno 2025

Volkswagen, 20 mila dipendenti volontari uscenti con incentivi fino a €400 mila per lavoratori anziani

Volkswagen ha annunciato che circa 20 mila dipendenti hanno firmato un accordo per la risoluzione volontaria del proprio contratto di lavoro. L’iniziativa rientra nel piano di trasformazione e riduzione dei costi lanciato a dicembre sotto il nome di Zukunft Volkswagen (il «Futuro di Volkswagen») e punta a un taglio complessivo di 35 mila posti entro il 2030, pari a oltre un quarto della forza lavoro tedesca del gruppo.

Le uscite, tutte su base volontaria e definite attraverso accordi con i sindacati, prevedono incentivi fino a 400 mila euro per i dipendenti più anziani. Secondo quanto dichiarato dal responsabile delle risorse umane del gruppo, Gunnar Kilian, le adesioni finora raccolte rappresentano un obiettivo intermedio fondamentale, raggiunto anche grazie al coinvolgimento dei cosiddetti baby boomer nati nel 1969 e 1970.

Un piano che esclude licenziamenti e chiusure

Il piano non prevede licenziamenti forzati né chiusure di stabilimenti, e punta a rendere il gruppo più snello e competitivo in vista delle grandi trasformazioni dellindustria automobilistica europea. Le misure, sottolinea Volkswagen, sono pensate per essere «socialmente accettabili» e vengono accompagnate da una drastica riduzione degli apprendistati annuali, che passeranno da 1.400 a 600 posti a partire dal 2026.

L’operazione consentirà al gruppo tedesco di tagliare 1,5 miliardi di euro l’anno sui costi del lavoro, in un contesto di crescente pressione sulla redditività e sui margini, anche per via delle sfide legate all’elettrificazione e alla concorrenza internazionale.

Secondo il CFO "c’è ancora molto da fare"

«Le prime misure del nostro piano stanno dando risultati concreti», ha affermato Kilian. Secondo il cfo David Powels però «c’è ancora molto lavoro da fare per garantire che Volkswagen sia pienamente competitiva entro il 2029». L’intero piano è il frutto di un lungo negoziato tra il consiglio di amministrazione e i rappresentanti dei lavoratori, con l’obiettivo di bilanciare sostenibilità economica e responsabilità sociale nella transizione industriale che Volkswagen deve compiere.

Un progetto strutturato per una solida rinascita

Il progetto messo in atto ha l’obiettivo di rendere la più grande casa automobilistica europea di nuovo competitiva e pronta per il futuro entro il 2029.

Si tratta di ricercare una soluzione strutturata e con pochi margini di sbavatura, in quanto l’intento dichiarato è di stabilire una continuità con un passato che vedeva Volkswagen come protagonista del settore europeo di automotive e una rinascita che si vedrà adattiva delle sfide che presenta l’attuale mercato.

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