30 Aprile 2025
Fonte: imagoeconomica
L'Italia ha registrato una crescita del +0,3% nei primi tre mesi del 2025 su base trimestrale, e dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2024. Questi i dati dell'Istat, che certificano una crescita dell'Italia nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, prima dell'effetto dazi, che è possibile si veda più avanti.
Ecco cosa rileva l'Istat: nel primo trimestre del 2025 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2024.
Il primo trimestre del 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al primo trimestre del 2024.
La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi sono risultati stazionari. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
La variazione acquisita per il 2025 è pari a +0,4%.
"La misura è quella del Pil espresso in valori reali corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il risultato fa seguito ai segnali, anch'essi positivi, del quarto trimestre 2024, quando la crescita congiunturale risultava dello 0,2% (rivista al rialzo dallo 0,1% diffuso a marzo 2025) e quella tendenziale dello 0,5%", è il commento dell'Istituto.
Così il ministro dell'Economia e delle Finanze Giorgetti: "Istat certifica una crescita positiva per il primo trimestre, migliore rispetto ad altri paesi europei. Un segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche del governo. I dati rappresentano un altro importante segnale positivo che avvalora le scelte del Governo. Siamo sulla strada giusta".
Secondo le stime preliminari, nel mese di aprile 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e del 2,0% su aprile 2024, dal +1,9% registrato nel mese precedente.
La lieve accelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi degli Energetici regolamentati (da +27,2% a +32,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%), ma anche all’aumento del ritmo di crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,3% a +4,2%) e lavorati (da +1,9% a +2,3%). I prezzi degli Energetici non regolamentati decelerano (riportando il tasso di variazione su valori negativi da +0,7% a -2,9%), come anche quelli dei Tabacchi (da +4,6% a +3,4%).
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