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Borse europee chiudono in rosso per il secondo giorno dopo dazi Trump, crollo di Milano al -6,5%, Londra -4,95%, Parigi -4,26%, Francoforte -4,95%, Tokyo -2,58%

Sell-off sui mercati tra timori per la crescita globale e tensioni commerciali; spread in aumento a 113 punti, BTP decennale al 4,40%, petrolio in calo; a Piazza Affari tracollo dei bancari

04 Aprile 2025

Borse europee chiudono in rosso per il secondo giorno dopo dazi Trump, crollo di Milano al -7,49%, Londra -3,94%, Parigi -4,26%, Francoforte -5,21%

I mercati azionari europei hanno chiuso in forte ribasso, appesantiti da ondate di vendite. Francoforte e Londra hanno registrato le perdite più pesanti, entrambe in calo del 4,95%, seguite da Parigi a -4,26%. Milano ha sofferto ancora di più, scivolando del 6,5%, mentre Tokyo ha chiuso a -2,58%.

Euro/dollaro stabile, petrolio in forte calo

Il cambio Euro/Dollaro è rimasto pressoché invariato a 1,103, mentre l'oro ha segnato un lieve assestamento a 3.110,4 dollari per oncia. In netto ribasso invece il petrolio, che ha perso lo 0,58%, attestandosi a 69,73 dollari al barile.

Aumento dello spread e rendimento dei BTP in crescita

Lo spread BTP-Bund ha registrato un’impennata del 2,73%, raggiungendo quota 113 punti, mentre il rendimento del BTP decennale è salito al 4,40%, segnale del crescente nervosismo sui mercati obbligazionari.

Milano in profondo rosso: il FTSE MIB accusa il colpo

A Piazza Affari, la giornata è stata particolarmente pesante: il FTSE MIB ha chiuso con un -6,5%, proseguendo una scia negativa iniziata tre giorni fa. Anche il FTSE Italia All-Share ha registrato una pesante flessione del 6,44%, scendendo a 36.716 punti.

Gli indici Mid e Star soffrono ancora di più

Le vendite hanno colpito duramente anche gli indici Mid e Star: il FTSE Italia Mid Cap ha perso il 5,54%, mentre il FTSE Italia Star ha chiuso a -4,63%.

DiaSorin resiste, tracollo per banche e industriali

Tra le blue chip, l’unica nota positiva è stata DiaSorin, in rialzo dell’1,66%. Male invece i bancari, con BPER a -10,49%, Unicredit a -9,58% e MPS a -12,20%. Anche il settore finanziario e industriale ha pagato dazio: Azimut è crollata del 12,60%, Iveco Group dell'8,73%, mentre Stellantis ha ceduto il 6,35%.

Vendite su Banco di Desio, Danieli e Webuild

Forti ribassi anche su Banco di Desio (-12,47%), Danieli (-11,07%) e Banca Ifis (-11,30%), mentre Webuild ha chiuso in calo dell'8,52%.

Variazioni sostanziali su Banco di Desio e Danieli

Le vendite si sono concentrate anche su Banco di Desio e della Brianza, che ha chiuso con un -12, 47%. Danieli ha subito una perdita sensibile del 11.07%, mentre Banca Ifis ha mostrato una discesa del 11,30%. Infine, Webuild ha registrato un tonfo del 8,52%.

Mercati in tensione tra incertezze globali e timori economici

Il pesante sell-off è stato alimentato da tensioni economiche globali, timori per l’andamento dell’economia e incertezze geopolitiche, con gli investitori che si allontanano dagli asset più rischiosi. Il forte calo dei bancari e delle borse europee riflette una crescente preoccupazione sul futuro economico.

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