Le operazioni di dismissione e acquisizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) riflettono un processo di riorganizzazione delle partecipazioni pubbliche, con l’obiettivo di razionalizzare le risorse e rafforzare il controllo su settori strategici. Tra le principali operazioni, si evidenziano la riduzione della partecipazione statale in Banca MPS, la cessione di una parte delle azioni di Poste Italiane e l'ingresso di Lufthansa in ITA Airways. Al contempo, il MEF ha acquisito una quota di FiberCop e sta trattando l’acquisizione di Telecom Italia Sparkle, segnalando una strategia mirata a consolidare il controllo pubblico su infrastrutture chiave per l'economia italiana.
Le dismissioni del MEF in Banca MPS, Poste Italiane e ITA Airways
Nel periodo compreso tra novembre 2023 e novembre 2024, la partecipazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze nel capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena è diminuita dal 64,23% all'11,73%, con una riduzione complessiva di oltre 52 punti percentuali. L’operazione di dismissione delle azioni di BMPS è stata suddivisa in tre fasi: a novembre 2023 è stata ceduta una quota del 25% del capitale sociale, per un valore di circa 920 milioni di euro; a marzo 2024 è seguita una seconda cessione del 12,5%, per circa 650 milioni di euro. Infine, a novembre 2024, è stata effettuata una cessione del 15% del capitale, per un valore di circa 1,1 miliardi di euro. Le partecipazioni in Monte dei Paschi di Siena sono distribuite tra diversi azionisti. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze possiede una quota del 11,73%, mentre Delfin, la holding controllata dalla famiglia Del Vecchio, detiene il 9,78%. Caltagirone possiede il 5,03% delle azioni, seguito da Banco BPM con una partecipazione del 5% e da Anima Holding con il 3,99%. Il restante 64,47% del capitale sociale appartiene ad altri azionisti.
Il 4 ottobre 2024, il MEF ha annunciato, tramite comunicato stampa, la definizione della struttura del consorzio di garanzia e collocamento per la cessione di una parte della sua partecipazione in Poste Italiane. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze attualmente detiene una partecipazione diretta del 29,7% nel capitale di Poste, oltre a una quota indiretta del 35% tramite Cassa Depositi e Prestiti. Per quanto riguarda la tempistica, il 17 ottobre 2024, Poste Italiane ha comunicato che, in collaborazione con il MEF, è stato avviato il procedimento per l’approvazione del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte del MEF, presso la Consob. Tuttavia, il procedimento è stato temporaneamente sospeso in attesa di decisioni e valutazioni riguardo le modalità e i tempi dell’offerta. Il capitale sociale di Poste Italiane è suddiviso tra Cassa Depositi e Prestiti che detiene la quota maggiore, pari al 35%, seguita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con il 29,26%. Gli investitori istituzionali possiedono una partecipazione del 22,88%, mentre gli investitori individuali detengono il 12,05%. Infine, le azioni proprie rappresentano lo 0,88% del capitale sociale.
Il 17 gennaio 2025, ITA Airways ha ufficialmente annunciato il suo ingresso nel Gruppo Lufthansa, completando l'acquisizione del 41% del capitale da parte del vettore tedesco. Il progetto di acquisizione era stato approvato dalla Commissione Europea il 3 luglio 2024, in base al regolamento UE sulle concentrazioni, a fronte di un investimento di 325 milioni di euro. L'approvazione era stata subordinata al rispetto di alcune misure correttive proposte dalle parti coinvolte, a seguito di un'indagine approfondita sull'operazione, che aveva incluso anche l'invio di comunicazioni di obiezioni. Successivamente, l'11 novembre 2024, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato che aveva inviato alla Commissione Europea gli accordi relativi alle misure correttive, che non comportavano variazioni delle condizioni economiche precedentemente stabilite. I titolari di azioni e quote di Ita Airways sono solo due, il Ministero dell’Economia e delle Finanze con il 59% e Deutsche Lufthansa con il restante 41%.
Le acquisizioni strategiche da parte del MEF in FiberCop e Telecom Italia Sparkle
Nel contesto delle operazioni di dismissione, si sono registrate anche acquisizioni strategiche da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, con l'obiettivo di rafforzare la presenza dello Stato in settori considerati strategici, tramite partecipazioni azionarie dirette e l'esercizio di poteri speciali previsti dalla legge.
Il MEF ha acquisito il 16% del capitale di NetCo, la società derivante dal conferimento dell'infrastruttura di rete di TIM in FiberCop. Inoltre, il MEF è coinvolto in una trattativa per acquisire Telecom Italia Sparkle S.p.A., la divisione di TIM operante nel settore dei cavi sottomarini in fibra ottica. Il 2 ottobre 2024, il MEF, insieme a Retelit S.p.A., ha presentato un'offerta per acquisire l'intero capitale di Sparkle per un importo di 700 milioni di euro.
In seguito, il 4 ottobre 2024, TIM ha comunicato che il suo consiglio di amministrazione aveva esaminato l'offerta non vincolante ricevuta dal MEF e da Retelit, e aveva deciso di avviare negoziazioni esclusive con gli offerenti per approfondire i dettagli economici e finanziari dell'operazione. TIM ha anche stabilito che, in quanto il MEF sarebbe stato il socio di maggioranza del veicolo che acquisirebbe la partecipazione in Sparkle, il MEF sarebbe stato considerato una "parte correlata" di TIM. Pertanto, l'offerta sarebbe stata soggetta alle normative sulle operazioni con parti correlate. Successivamente, il 19 dicembre 2024, TIM ha ricevuto l'offerta vincolante dal MEF e da Retelit, confermando l'enterprise value di 700 milioni di euro. Il 22 gennaio 2025, TIM ha annunciato che, dopo un'evoluzione positiva delle trattative, aveva esteso la validità dell'offerta, inizialmente fissata al 27 gennaio 2025, fino al 15 marzo 2025, per consentire la finalizzazione delle operazioni necessarie alla decisione finale.
Il 1° luglio 2024, TIM ha annunciato di aver completato la cessione di NetCo al fondo di investimento statunitense Kohlberg Kravis Roberts & Co. (KKR). L'operazione ha coinvolto il conferimento in FiberCop del ramo d’azienda di TIM relativo all’infrastruttura di rete fissa e alle attività wholesale, seguita dall'acquisizione del capitale di FiberCop da parte di Optics BidCo S.p.A., una società controllata da KKR. La nuova FiberCop è ora interamente controllata da un gruppo di investitori guidati da KKR con il 37,8% del capitale sociale, vede la partecipazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze con il 16%, di Azure Vista e CCPPIB, rispettivamente con il 17,5% e di F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR) con l’11,2%.
Rinnovi degli Organi Sociali nei Gruppi MPS, Poste Italiane e ITA Airways