12 Marzo 2025
Quella che si sta configurando sarebbe una mossa storica per il settore bancario, poiché, se l’unione tra UniCredit e Commerzbank si concretizzasse, rappresenterebbe la prima vera aggregazione bancaria transfrontaliera in Europa dall’introduzione della Vigilanza unica. Questo passo segnerebbe un chiaro messaggio di apertura, in linea con le dichiarazioni espresse dai membri della Bce a favore della creazione di grandi attori bancari europei. In questo contesto, la Vigilanza europea, smentendo ogni sospetto di nazionalismo, si prepara a dare il via libera alla formazione del primo grande gruppo bancario paneuropeo.
La Vigilanza bancaria della Bce è pronta a completare l'istruttoria dell’operazione, che ha già ricevuto segnali positivi dall'ultimo briefing del Supervisory Board, guidato da Claudia Buch. Secondo alcune indiscrezioni, l’autorizzazione potrebbe arrivare all'inizio della prossima settimana, come riportato da Bloomberg. La decisione finale, tuttavia, dovrà fare i conti anche con le implicazioni politiche in Germania, dove la proposta di fusione tra le due banche ha incontrato il disappunto di parte della classe politica.
Nonostante la resistenza iniziale del Paese alla scalata, e in primis del cancelliere in pectore Friedrich Merz, alcuni osservatori ritengono che, una volta archiviata la campagna elettorale, la Grosse Koalition tra Cdu-Csu e Spd possa rivedere la propria posizione, favorendo l'operazione per consolidare il sistema bancario tedesco. Berlino, infatti, continua a detenere una significativa partecipazione in Commerzbank, con il 12,11% dei diritti di voto, tramite una specifica agenzia governativa.
Nel frattempo, anche altri investitori hanno intensificato il loro coinvolgimento nell’operazione. Bank of America ha aumentato la propria quota in Commerzbank al 10,16%. Il colosso americano, che aveva già collaborato con Barclays nell’acquisizione di Unicredit, ha ora ampliato la sua posizione nell’istituto tedesco, probabilmente nell’ambito di operazioni di copertura a favore della stessa Unicredit.
Anche BlackRock ha incrementato il proprio investimento, aumentando dal 7,18% al 7,88% la propria partecipazione in Commerzbank. Questi movimenti sono parte di un quadro più ampio che vede Unicredit salire progressivamente nel capitale di Commerzbank. Dopo aver acquistato il 9,5% nel settembre dello scorso anno, l'istituto guidato da Andrea Orcel ha utilizzato strumenti derivati per ottenere un ulteriore 11,5% e portare la sua partecipazione complessiva al 21%. Con l'autorizzazione della Bce, Unicredit potrebbe ora finalizzare la sua scalata e aumentare la sua quota al 28%.
Il processo di acquisizione ha avuto inizio a ottobre, passando prima sotto l’esame della BaFin, l’autorità di vigilanza bancaria tedesca, e successivamente agli uffici della Bce a Francoforte. L’approvazione finale dipende, quindi, dal parere favorevole della Vigilanza della Bce, che potrebbe sancire l'ultima fase della scalata di Unicredit su Commerzbank.
In conclusione, se l'operazione andrà a buon fine, essa non solo rafforzerà la posizione di Unicredit in Germania, ma potrebbe anche influenzare il dibattito politico in Germania, dove la fusione tra le due banche ha diviso le opinioni, tra chi la vede come un passo necessario per la solidità del sistema bancario e chi la considera un rischio per l’indipendenza delle istituzioni finanziarie tedesche.
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