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Bce approva un altro taglio da 25 punti base, tassi sui depositi al 3% dopo critiche dall'Italia sul "coraggio" della Banca Centrale

Le critiche alla Bce del governo italiano si univano a quelle, più diffuse, sulla reazione tardiva dell'istituto di Francoforte ad alzare i tassi rispetto alla Fed

12 Dicembre 2024

Bce, Lagarde: "Inflazione troppo alta, rischio recessione aumenta. Previsti altri rialzi tassi"

Christine Lagarde (fonte foto Lapresse)

Giovedì 12 dicembre alle 14 la Banca Centrale Europea (Bce) ha annunciato un taglio da 25 punti base che porta i tassi sui depositi dal 3,25% al 3%: è la prima volta che i tassi di interesse tornano a toccare questa soglia dal febbraio del 2023, quando la Banca era nel bel mezzo dell'impennata dei tassi a cui abbiamo assistito per quasi due anni. Gli analisti prevedono altri tagli da 25 punti base anche per il futuro, riflettendo la volontà di agire con prudenza da parte dell’istituto centrale di Francoforte.

Una prudenza attaccata, nei mesi scorsi, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che a settembre criticava la Bce e la invitava ad "avere più coraggio" nell'avviare con decisione l'abbassamento del costo del denaro. “La Bce è una istituzione indipendente, non siamo soggetti a pressioni politiche, cerchiamo di stare lontani da espressioni di critica, sulla base dei dati che riceviamo siamo determinati a aggiungere il target di inflazione” del 2%, aveva risposto al tempo, con freddezza, la presidente della Bce Christine Lagarde al termine di un Eurogruppo a Budapest.

Le critiche alla Bce da parte del governo italiano si univano a quelle più diffuse sulla reazione tardiva dell'istituto di Francoforte ad alzare i tassi tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022. Rispetto al Vecchio Continente la Federal Reserve americana aveva agito con maggiore prontezza, iniziando gli aumenti del costo del denaro diversi mesi prima della Bce.

Ipotesi e aspettative del mercato sui prossimi mesi all'ombra delle critiche sui ritardi passati della Bce

Per i prossimi mesi “la Bce dovrebbe compiere mosse modeste, con aspettative basse da parte del mercato. È probabile che la Bce confermi che il tasso neutrale, intorno al 2,5%, sarà raggiunto entro la prossima estate”, ha dichiarato Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia. Tuttavia, secondo Sansone, non si attendono novità significative per gli investitori. Le stime più ottimiste parlano addirittura di 6 diversi tagli da 25 punti base ciascuno. Una ipotesi che porterebbe i tassi all'1,5% per la prima volta dal 2022.

A pochi minuti dalla decisione, le Borse europee mostrano segnali di ottimismo. A Milano, Piazza Affari registra un incremento dello 0,53%. Tra i titoli più performanti della giornata Amplifon segna un +1,81%, Cucinelli +7,33%, Bper Banca +4% e Unipol a +2,14%. All’estero indici più stabili e in attesa, Francoforte segna un rialzo dello 0,15%, Parigi dello 0,06%, mentre Londra è poco sopra la parità con un +0,05%.

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