03 Dicembre 2024
Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, si fa sempre più caldo il toto nomine sul possibile successore, a partire da Luca De Meo, Amministratore delegato della Renault, a nomi interni come quello di Olivier Francois. Torna l'ipotesi di una fusione con Renault.
Il nuovo Amministratore delegato verrà nominato nella prima metà del 2025, nel frattempo il Comitato Esecutivo ad Interim (IEC) sarà incaricato di guidare e supervisionare la società in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione.
La successione di Tavares apre la strada a diverse ipotesi. Tra i candidati interni spiccano Olivier François e Jean-Philippe Imparato, ex Ad di Alfa Romeo e da ottobre chief operating officer Enlarged Europe di Stellantis e Ceo di Pro One, e di Edouard Peugeot, figlio dell'attuale presidente di Peugeot Invest, e con un passato in JPMorgan e TowerBrook.
Al momento il nome più accreditato sembra essere quello di Luca de Meo, attuale CEO di Renault e promotore del progetto “Airbus dell’automotive”, nonché Presidente dell'ACEA (Associazione Costruttori Automobilistici Europei).
Si parla anche di una possibile scelta interna. In particolare tra i nomi di manager del gruppo c'è quello di Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis e braccio destro di Carlos Tavares, ma il manager in una recente intervista ha smentito l'ipotesi spiegando di "non avere le qualità che ci vogliono per essere ceo di un gruppo come Stellantis, soprattutto dal punto di vista della resilienza emozionale. Fare quel lavoro richiede anche qualità di visione che penso di non avere", ha detto Imparato. L'altro nome emerso è quello di Antonio Filosa, nel gruppo Fiat dal 1999, oggi responsabile per il Nord America e ceo del brand Jeep.
Come noto, Stellantis nella nota ufficiale ha precisato che "Il cda, a seguito delle dimissioni con effetto immediato di Carlos Tavares, ha nominato un consiglio speciale per gestire le attività operative e strategiche del gruppo durante il periodo di transizione".
Il successore di Tavares avrà il compito di affrontare una serie di nodi cruciali tra cui la razionalizzazione dei marchi: alcuni brand, come DS e Lancia, appaiono fragili sul mercato europeo, mentre Abarth ha mostrato limiti nella sua versione elettrica. Anche il destino di Maserati potrebbe essere messo in discussione, con la possibilità di una cessione. Al contrario, marchi come Peugeot, Jeep e Fiat mostrano solidità grazie a nuovi modelli in arrivo, inclusi veicoli made in Italy. Potenziamento delle piattaforme tecnologiche: Stellantis può contare su tre piattaforme modulari multi-energia (STLA Medium, Large e Frame) già operative e una quarta (Small) in fase di sviluppo. A queste si aggiungono tecnologie avanzate dai partner cinesi di Leapmotor, in particolare nel campo dei powertrain REEV (Extended Range Electric Vehicles), una soluzione interessante in questa fase di transizione. Punto di fondamentale importanza è il rilancio delle vendite: modelli come la nuova Citroën C3 e la Fiat Panda, attesa nel 2025, promettono di rilanciare le performance del gruppo. Entrambi i veicoli, basati sulla piattaforma Smartcar voluta da Tavares, saranno disponibili anche in versione elettrica e si posizionano nella fascia di prezzo più accessibile, un fattore strategico per conquistare il mercato.
Torna l'idea di una fusione tra Stellantis e Renault, nonostante si tratti di una fusione impari con Stellantis che presenta una capitalizzazione di €68 mld e un fatturato di €190 mld e Renault che presenta una capitalizzazione di €10,5 mld e un fatturato di €53 mld. I due marchi hanno però un socio in comune, lo Stato francese, presente in Renault con il 15% e in Stellantis con il 6,2%, e potrebbero così sviluppare importanti strategie sulle piattaforme e sull'utilizzo degli stabilimenti. Una fusione quindi darebbe la possibilità allo Stato francese di orientarsi in un settore sensibile per le ricadute occupazionali e sociali.
In attesa della nomina del nuovo Amministratore delegato, che avverrà nella prima metà del 2025, è stato nominato con effetto immediato il nuovo comitato ad interim. Il comitato sarà presieduto da John Elkann e includerà i seguenti membri, ciascuno con responsabilità specifiche:
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