26 Novembre 2024
Commissione europea (foto Pixabay)
Bruxelles, la Commissione europea ha approvato il Documento programmatico di bilancio (Dpb) e il Piano strutturale di bilancio (Psb), entrambi "soddisfano i requisiti" richiesti dal nuovo Patto di Stabilità.
L'Italia è riuscita a garantire alla Commissione europea che il debito pubblico sia posto su un trend discendente credibile. L'Ue ha quindi espresso un parere favorevole nei confronti dei due documenti di bilancio. Il Governo Meloni ha messo a punto un Piano strutturale che rientra nei parametri previsti dal nuovo Patto di Stabilità, definendo "un percorso fiscale credibile". Le misure "soddisfano i requisiti per giustificare un'estensione" a sette anni". Mentre la spesa netta, proiettata entro i limiti previsti, ha fatto promuovere anche il Documento programmatico che, ha detta dell'esecutivo Ue, è "in linea con le raccomandazioni".
"Ci sono alcune regole rigide, ma onestamente non sono io quello che le ha volute, quindi se ci sono regole rigide, e non sto puntando il dito contro nessuno, qualcuno lo ha chiesto. Ora le abbiamo e penso che la Commissione e la prossima Commissione in particolare siano chiamate a implementarle". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni interpellato in conferenza stampa sul fatto che con il nuovo Patto di stabilità escano peggio i cosiddetti "falchi" come Germania, Olanda o Finlandia, proprio quei paesi "frugali" che avevano pressato per ottenere misure e regole più rigide e stringenti.
Un plauso europeo per il governo italiano anche per quanto riguarda l'implementazione e il miglioramento nei sistemi di lotta all'evasione fiscale tramite la digitalizzazione. Nel documento programmatico di bilancio sono state previste dall'esecutivo Meloni proiezioni che attestano il Pil italiano in crescita dell'1,2% (in linea con il commento europeo), nonostante le previsioni più basse per la domanda interna e, soprattutto, per gli investimenti.
"Un giudizio atteso, frutto di una politica economica e di scelte improntate sulla serietà. Procederemo, come fatto finora, silenziosamente e sobriamente" ha commentato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
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