05 Giugno 2024
Nutriscore
Poche settimane fa José Manuel Fernandes, nuovo ministro dell'Agricoltura e della Pesca, ha dichiarato che l'adesione al Nutriscore da parte del Portogallo sarà revocata. Ciò conferma che la base europea di dissenso contro questo sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia, si allarga a macchia d’olio. Oltre all’Italia, da sempre in prima fila, anche in Svizzera sta montando un’energica opposizione.
Il sondaggio
In tal senso, un sondaggio diffuso nel marzo scorso nel corso di una trasmissione in onda sulla televisione Svizzera di lingua italiana, ha palesato la crescita di una base di dissenso anche in terra elvetica. Alla domanda: "sei favorevole all’utilizzo del Nutri-score sulle confezioni degli alimenti?” il 64,5% degli interpellati ha risposto "No", a fronte di un 31,8% favorevoli e un 3,7% indifferenti.
Al programma Tv era presente il senatore Benedikt Würth, membro dell’Alleanza di Centro, che già in passato aveva assunto una posizione netta in merito, in seguito al voto di una mozione, da lui presentata in entrambi i rami del Parlamento svizzero, in cui si chiedeva che venissero eliminati gli effetti negativi del Nutriscore: "quando si tratta di salute, il fattore decisivo è praticare una dieta equilibrata e non considerare ogni prodotto in modo isolato”.
A suo avviso, il Nutriscore è semplicistico poiché non tiene sufficientemente conto del grado di lavorazione dei prodotti, della presenza di additivi, del concetto di sostenibilità, del metodo di produzione e dell'origine. “Capita - ha aggiunto Würth - che prodotti altamente trasformati, contenenti grandi quantità di ingredienti sostitutivi e additivi, ricevano talvolta una valutazione migliore rispetto ai prodotti naturali. Insomma, il Nutriscore penalizza molti prodotti naturali svizzeri, come il formaggio”.
Würth, inoltre, ha ribadito questi concetti anche nel corso dell’evento “Positive Nutrition. Le diete tradizionali come modello per uno stile di vita sano”, organizzato a Berna dall’Ambasciata italiana a Berna e dall’Italian Trade Agency (ITA), con la finalità di esplorare e promuovere abitudini alimentari sane e sostenibili, evidenziando i limiti del Nutriscore confermando, quindi, la stretta sinergia tra Italia e Svizzera a sostegno della buona alimentazione.
Unitamente, è da sottolineare che il più grande commerciante al dettaglio, Migros, ha annunciato recentemente che smetterà di utilizzare il Nutriscore.
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