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Rapporto Oxfam: "Musk, Bezos, Buffet, Arnault e Ellison sempre più ricchi: da 405 a 869 mld $ in 3 anni. Entro 2034 il primo trilionario"

"Patrimoni dei big-5 cresciuti ad una velocità di 14 milioni di dollari all'ora": a indicarlo è il recente rapporto sulle disuguaglianze pubblicato da Oxfam

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I 5 uomini più ricchi al mondo hanno visto più che raddoppiato il loro patrimonio totale in soli 3 anni: a indicarlo è il recente rapporto intitolato "Disuguaglianza. Il potere al servizio di pochi", pubblicato da Oxfam in concomitanza con l'apertura del World Economic Forum a Davos, in Svizzera.

A partire dal 2020, infatti, le fortune di Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett hanno mostrato una crescita superiore al 100%, aumentando da 405 a 869 miliardi di dollari in termini reali. E questo notevole incremento è avvenuto con una straordinaria velocità di 14 milioni di dollari all'oraNel frattempo, però , la ricchezza complessiva delle circa 5 miliardi di persone più povere non ha registrato alcun aumento.

Rapporto Oxfam: "Musk, Bezos, Buffet, Arnault e Ellison: ricchezza complessiva cresciuta di 3300 mld $ dal 2020"

Emerge quindi chiaramente la disparità tra l'esplosivo aumento delle ricchezze estreme e la costante stagnazione della povertà globale ai livelli precedenti alla pandemia. Attualmente, sempre secondo Oxfam, i miliardari vantano una ricchezza complessiva superiore di 3.300 miliardi di dollari rispetto al 2020, con i loro patrimoni che crescono a un ritmo tre volte più veloce del tasso di inflazione.

Tra le cinquanta più grandi multinazionali al mondo, il cui valore di mercato complessivo ammonta a 13.300 miliardi di dollari, ben 17 di esse sono gestite o hanno tra gli azionisti principali un individuo miliardario. Nello specifico, sette delle prime dieci multinazionali a livello globale, con un valore di mercato in Borsa di 10.200 miliardi di dollari, presentano un Ceo miliardario o un miliardario tra i principali azionisti, dotato di un'influenza significativa sulla composizione del consiglio di amministrazione e sulla nomina del Ceo della società attraverso il proprio voto.

Se la tendenza di crescita delle ricchezze dei cinque individui più ricchi dovesse continuare al ritmo osservato negli ultimi cinque anni, ci troveremmo di fronte all'insorgere del primo trilionario nella storia dell'umanità entro un decennio. Tuttavia, dati gli attuali andamenti, sarebbero necessari più di due secoli, pari a 230 anni, per ridurre l'incidenza della povertà globale al di sotto dell'1%.

Rapporto Oxfam su disuguaglianza: "2023 anno più redditizio di sempre, ma salari diminuiti in termini reali di 1.500 miliardi di dollari"

L'aumento dei patrimoni dei miliardari si allinea alle straordinarie performance delle società da loro guidate. Il 2023, in particolare, sarà ricordato come "l'anno più redditizio di sempre", come evidenziato nel rapporto di Oxfam. Complessivamente, nel periodo tra giugno 2022 e giugno 2023, 148 delle più grandi aziende a livello mondiale hanno generato profitti pari a circa 1.800 miliardi di dollari, registrando un aumento del 52,5% rispetto alla media dei profitti nel quadriennio 2018-2021.

Nonostante i positivi risultati economici, l'analisi effettuata da Oxfam sui dati della World Benchmarking Alliance, riguardanti 1.600 delle maggiori aziende globali, rivela che soltanto lo 0,4% di esse ha assunto pubblicamente l'impegno di garantire ai propri dipendenti un salario dignitoso e di promuovere tale impegno lungo le proprie catene di valore. Durante la fase più critica della crisi inflattiva, le aziende sono riuscite a mantenere i loro margini di profitto, ma ampie fasce della forza lavoro hanno subito una riduzione del potere d'acquisto. Per quasi 800 milioni di lavoratori in 52 Paesi, i salari non sono stati in grado di tenere il passo con l'inflazione. Nel biennio 2021-2022, l'ammontare totale dei salari ha subito una diminuzione in termini reali di 1.500 miliardi di dollari, equivalente a quasi un intero stipendio mensile (calcolato su 25 giorni) per ciascun lavoratore.

Nell'analisi delle disuguaglianze economiche, Oxfam sottolinea come nel 2020 la disuguaglianza internazionale dei redditi abbia registrato il più alto aumento su base annua dal 1990. Questo incremento è stato principalmente determinato dalla dinamica dei redditi nei Paesi più poveri, i quali hanno subito impatti più gravi dalla pandemia rispetto alle economie avanzate. La ricchezza globale rimane fortemente concentrata nel Nord del mondo, dove risiede solo il 21% della popolazione mondiale, ma detiene il 69% della ricchezza netta privata. Si evidenzia anche un significativo divario di genere, con gli uomini che possiedono una ricchezza superiore di 105.000 miliardi di dollari rispetto a quella delle donne.

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