16 Dicembre 2025
Secondo quanto emerso dalla 59ª edizione dell’Osservatorio Credito al Dettaglio - Assofin - CRIF - Prometeia, nei primi 9 mesi del 2025 sono cresciute le erogazioni di credito al consumo (+4,4%), guidate dai prestiti personali (+10,2%) e dalla cessione del quinto dello stipendio/pensione (+10,5%), insieme alle erogazioni di mutui immobiliari per acquisto casa (+30,4%) e le surroghe (+51,3%). La domanda è rimasta positiva, favorita dall’inversione di tendenza delle politiche monetarie, e orientata verso i prestiti destinati ai progetti di vita più rilevanti, all’interno di un quadro complessivamente positivo del mercato del lavoro nel quale, tuttavia, perdura un elevato grado di incertezza che spinge a consumi più prudenti e ad un maggiore risparmio.
L’attività degli operatori bancari e finanziari (sia multiprodotto, sia captive) attivi sul mercato del credito al consumo chiude i primi 9 mesi dell’anno in crescita (+4,4%) rispetto allo stesso periodo del 2024, sebbene a ritmi più contenuti. I prestiti personali (+10,2%) hanno trainato il mercato, anche quello europeo, e consolidano il percorso di recupero iniziato a fine 2023, sostenuti anche dalle erogazioni online. Si registra anche un incremento a doppia cifra per le erogazioni della cessione del quinto dello stipendio/pensione (+10,5% nei primi nove mesi del 2025), guidata dalle operazioni verso i dipendenti, sia del settore privato sia del pubblico.
Si evidenzia, invece, una contrazione dei finanziamenti finalizzati. In particolare, quelli per l’acquisto di autoveicoli e motocicli erogati ai privati presso i concessionari (-2,5%), che scontano soprattutto il calo dei finanziamenti per auto nuova, mentre hanno tenuto i prestiti per le auto usate. Rimangono fermi (-0,1% rispetto ai 9 mesi del 2024) i finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni/servizi (quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, beni per l’efficientamento energetico dell’abitazione, ciclomotori ed altri beni e servizi finanziabili) nonostante il contributo positivo delle linee di credito “small ticket” a sostegno dell’eCommerce e degli acquisti in store. Cala anche il valore delle rateizzazioni via carte di credito (-1,3%), malgrado la buona performance delle operazioni instalment, funzione che permette il finanziamento di una o più spese attraverso un importo prestabilito e un piano di rimborso predefinito, nel contesto di progressiva convergenza tra consumer finance e settore dei pagamenti.
Nei primi 9 mesi del 2025 il comparto dei mutui immobiliari alle famiglie consumatrici ha evidenziato una crescita dei flussi (+30,4%), in decisa accelerazione rispetto a quanto registrato nel 2024, grazie a condizioni di offerta favorevoli, a seguito dei tagli ai tassi di riferimento da parte della BCE.
Nel dettaglio, si osserva un deciso incremento (+29%) dei flussi di mutui per acquisto abitazione, che rappresentano oltre l’80% delle erogazioni totali, cui ha contribuito anche l’offerta di mutui green. Tale evoluzione ha inciso positivamente sulle compravendite residenziali che tornano a mostrare una crescita. Inoltre, è proseguita l’attività delle famiglie verso le operazioni di surroga (+51,3%), al fine di ridurre gli oneri della rata dei mutui stipulati nel periodo di forti aumenti dei tassi di interesse. Si osserva, tuttavia, un restringimento della quota di tale tipologia di mutui nel corso dei trimestri, primo segnale dell’assottigliamento dei contratti in essere potenzialmente surrogabili.
La rischiosità del credito alle famiglie rimane complessivamente molto contenuta (1,5% a settembre 2025), pur mostrando un lieve trend di crescita a partire dalla fine del 2024. I livelli di default del settore sono tornati ai valori pre-pandemici, segnalando la progressiva conclusione degli effetti delle misure governative introdotte negli anni della crisi Covid-19 per sostenere famiglie e imprese. Le variazioni dei tassi di default nel credito al consumo (che complessivamente si attesta all’1,7%) restano comunque limitate: la rischiosità dei prestiti finalizzati si mantiene stabile (in particolare nella componente non auto), mentre i prestiti personali registrano un lieve incremento. Per quanto riguarda i mutui ipotecari, la qualità del credito si conferma elevata e sostanzialmente stabile (tasso di default allo 0,5% a fine settembre 2025). A sostenere questa dinamica hanno contribuito soprattutto la possibilità di surroga nel periodo di incremento dei tassi di interesse e il Fondo di garanzia, soprattutto per specifiche categorie, come ad esempio under 36, nuclei monogenitoriali, giovani coppie e famiglie numerose.
L’impulso derivante dal PNRR si confermerà una leva importante per sostenere la crescita dell’economia italiana, in un contesto in cui la politica monetaria della BCE ha interrotto la fase espansiva e la politica fiscale dovrà fare i conti con il rientro del debito pubblico. In questo quadro, il progressivo miglioramento della situazione economico-finanziaria delle famiglie italiane continuerà a sostenere la domanda di nuovi prestiti pur con un approccio che resterà improntato alla cautela. Con l’aumento moderato (ma strutturale) del potere di acquisto delle famiglie e tassi di interessi applicati al credito su valori più contenuti del recente passato, la crescita dell’ammontare complessivo dei finanziamenti sarà guidata dai prestiti per l’acquisto di abitazioni e, nell’ambito del credito al consumo, dai prestiti personali e dalla cessione del quinto dello stipendio/pensione. Nel complesso, la qualità del credito rimarrà complessivamente buona, con indicatori di rischio su livelli contenuti, confermando le differenze strutturali tra il comparto del credito al consumo e dei mutui.
La diffusione delle nuove tecnologie sta accelerando la trasformazione strutturale del settore, portando gli operatori a completare e adeguare i processi di digitalizzazione per restare competitivi e migliorare l’efficienza. La maggiore diffusione dell’AI, già al centro di questa evoluzione, consentirà risposte più rapide, servizi personalizzati e ottimizzazione dei processi interni, favorendo l’onboarding dei clienti finali. Allo stesso tempo, sul piano normativo, gli operatori del credito al consumo dovranno adeguarsi alle nuove regole della direttiva sul credito ai consumatori, che potrà avere anche effetti sull’accessibilità al credito da parte di fasce di popolazione più fragili, data la maggiore attenzione richiesta sul merito creditizio. In chiave green, il credito per l’efficientamento energetico delle abitazioni, resta un’area strategica che offrirà nuove opportunità di prodotti e servizi dedicati.
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