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Stop cessione crediti, incontro Governo e sindacati di categoria. Ance: "Soddisfatti, ma serve rapidità"

A Palazzo Chigi i rappresentanti del Governo hanno incontrato quelli di Abi, Cdp e Sace e quelli di Ance, Confindustria, Cna, Confedilizia e dell'alleanza delle Cooperative Italiane

20 Febbraio 2023

Stop cessione crediti, incontro Governo e sindacati di categoria. Ance: "Serve proposta sostenibile e stabile per futuro"

fonte: imagoeconomica

A Palazzo Chigi si è aperto il confronto sul decreto che revoca la cessione dei crediti per gli incentivi edilizi. L'incontro ha coinvolto le banche e i sindacati delle categorie interessate. 

Superbonus, dialogo con sindacati 

Il capo del Governo Giorgia Meloni si trova a Varsavia a colloquio con il primo ministro Mateusz Morawiecki quindi a rappresentare il Governo ci sono il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo. Al tavolo sono presenti anche il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano e Adolfo Urso e il viceministro delle infrastruttureGilberto Pichetto Fratin.

Assente Uil, che protesta per voce del suo leader Pierpaolo Bombardieri: "Su questo intervento ci sono in ballo oltre 120mila lavoratori, ma il presidente Meloni sceglie di incontrare solo le associazioni datoriali e non i rappresentanti dei lavoratori"

"Il problema" - dice Pichetto Fratin - "è che le imprese hanno in pancia più di 15 miliardi di credito verso lo Stato e non riescono a incassare. Un credito che potrebbe determinare il fallimento di queste imprese".

La presidente di Ance Federica Brancaccio ha commentato così il confronto: "Siamo soddisfatti, il confronto con il governo è stato franco e abbiamo avuto una apertura sullo sblocco dei crediti pregressi e quindi una apertura all'F24". "Bisogna aprire un tavolo tecnico di confronto per il futuro. Queste misure vanno prese rapidamente perché non c'è più tempo. Ora speriamo in una rapidità della soluzione''. 

Tra la lista degli scontenti per il decreto che modifica le misure sugli incentivi edilizi ci sono i sindaci delle città ancora distrutte dal terremoto.  "Il superbonus è nato male e rischia di finire peggio, doveva essere messo a disposizione solo per completare la ricostruzione dei territori terremotati, poi se le finanze lo avessero consentito poteva essere allargato al resto del Paese. Di certo per noi oggi è essenziale de vogliamo recuperare le nostre comunità", dice all'ANSA Gian Luigi Spiganti di Visso, nelle Marche.

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