Economia, finanza
28 Gennaio 2023
Fonte: Istituto Svizzero della Borsa
FTSEMib oltre i 26.000 punti, tutti pronti per un mese 'toro'. L'indice di Piazza Affari taglia il traguardo dei 26.000 punti questa settimana (+2,56%) chiudendo a quota 26.436 dopo aver toccato il livello 26.473. A Wall Street l'S&P 500 ha chiuso a 4071. L’ottava termina con +0,83%, mentre il cambio euro/dollaro scende a 1,085. Bitcoin quota 23.000 dollari e lo spread Btp-Bund vale 195, il rendimento del Btp decennale sale a 4,2%. Il petrolio WTI ha chiuso in calo a New York a 79,68 dollari. La settimana a Piazza Affari appena trascorsa, dominata dagli scambi sui titoli bancari, che hanno tutti chiuso l’ultima seduta in positivo, ha visto gli operatori impegnati a decifrare i dati macro in arrivo dagli Stati Uniti. Le spese personali per consumi degli americani sono sorprendentemente scese a dicembre 2022 (-0,2%), gli analisti si aspettavano non più della metà. Ma la fiducia dei consumatori, rende noto l’Università del Michigan, è salda e anzi supera le previsioni, toccando i 64,9 punti invece dei 64,6 previsti.
L'avvio del mese ‘toro’ ovviamente dipende dalle decisioni della FED sui tassi di interesse (1 febbraio) e dalle decisioni BCE sui tassi di interesse il 2 febbraio. Dunque se il mercato americano la prossima settimana supererà quota 4180 (un massimo raggiunto il 13 dicembre scorso), partirà un trend rialzista molto importante. Sul quale non potremo contare davvero però prima del superamento del livello 4327, vale a dire i massimi di agosto 2022. L’Istituto Svizzero della Borsa consiglia di non farsi prendere dall’euforia sperando in una rapida progressione verso quota 4575. Potrebbe infatti arrivare la ‘doccia fredda’ del ripiegamento verso il basso (a livello 3788). Superato il quale dovremmo prepararci a impattare l’onda d’urto ribassista. Nel caso, non illudiamoci su occasioni di inversione a breve e comunque non prima di metà febbraio.
La prossima settimana gli operatori attendono anche il lancio dei risultati economici che ci daranno il polso della situazione in Europa. Oltre al discorso di Villeroy della BCE lunedì pomeriggio, diamo attenzione ai dati sull’inflazione in Spagna, al PIL tedesco del quarto trimestre 2022, la bilancia commerciale dell’Italia a dicembre. Martedì sarà l’Asia a calcare le scene con la disoccupazione, la fiducia delle famiglie e le vendite al dettaglio in Giappone. Poi sarà la volta dell’indice PMI manifatturiero in Cina. Mercoledì conosceremo gli ultimi dati sul PIL francese e i prezzi all’import tedeschi nel mese di dicembre. Ma saranno cruciali i dati sul PIL Italiano e il nostro tasso di disoccupazione nel quarto trimestre a fare la differenza per gli investitori a Piazza Affari e per Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Nelle stesse ore usciranno i dati sul Pil del dell’Eurozona, sull’inflazione in Germania e sul costo del lavoro statunitense nel quarto trimestre.
FTSEMib taglia il traguardo 26.000 punti questa settimana (+2,56%) e si prepara al mese ‘toro’ atteso dai traders. Alcune banche d’affari, in particolare Goldman Sachs, RBC Capital Markets e UBS Global Wealth Management, sono convinte che stia per partire un mese ‘toro’, una primavera borsistica che anticiperà quella meteo. Ma solo per chi punta sul settore energy che potrebbe offrire proventi cospicui per il terzo anno consecutivo. Sull’indice S&P 500 i titoli energetici hanno guadagnato circa il 4,2% da un anno all’altro. Nel 2022 il balzo è stato del 59% mentre le altre azioni dell’indice sono scese del 19,4%.Per la prossima settimana il focus a Piazza Affari sarà perciò su Tenaris (+2,27%) e Saipem, l’azienda di estrazione idrocarburi in continua fibrillazione: l’ultima seduta ha chiuso a +4,5%. Ma è bene tener d’occhio anche i titoli bancari protagonisti del FTSEMib come Banco Bpm, Intesa San Paolo, Mediobanca e Unicredit. Infine diversifichiamo su alcuni titoli industriali. CNH ha chiuso bene la settimana (+1,73% a 16,175 euro per azione) e incassa l’assist di Beremberg, che crede in una possibile crescita fino oltre i 28 euro. In luce anche Stellantis (+1,01%, quotata 14,196 euro), grazie al rating migliorativo sul debito a lungo termine, rilasciato dall’agenzia De. Si passa dunque da BBB a BBB high, le azioni sono considerate più che positive in acquisto, anzi ‘stabili’. Un altro tema da seguire e che abbiamo già suggerito è STM, che solo ieri ha guadagnato il 2,37% portandosi a quotare 43,66 euro. La società italo-francese ha incassato il consenso di varie banche d’affari e un aumento del target price grazie alla diffusione dei dati di bilancio 2022. Settimana no invece per IGD che ha perso il 5,88% a seguito di un report negativo (da buy a hold) diffuso da IntesaSanpaolo.
Passando al settore lusso, che ha appena chiuso la campagna di vendita al maschile per l’inverno 2023-24, spiccano i numeri di Moncler che ha chiuso la settimana in rialzo del 2,37% e Salvatore Ferragamo, quotata al MidCap. Oggi vale 18.83 euro per azione. Merito degli ottimi ricavi annunciati per il 2022: si passa da 1,14 a 1,25 miliardi di euro, nonostante un forte calo del giro d’affari prima di Natale. Recupera Kering in finale di settimana (+1,79%). Ribassi invece per il colosso degli occhiali Safilo, che ha perso oltre l’8% del suo valore e quota 1,451 euro, nonostante i buoni risultati 2022 e un margine operativo lordo rettificato di tutto rispetto. Le vendite nette sono salite di oltre l’11% e superano il milione di euro.
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