02 Gennaio 2023
Inps (foto Lapresse)
Assegno unico 2023 - Scopriamo quando arriva l’assegno unico universale di gennaio 2023, il calcolo, il rinnovo, come e quando fare la domanda e che requisiti ci vogliono.
L'assegno unico 2023 dovrebbe arrivare a partire dalla seconda metà del mese, ma l’Inps non ha ancora annunciato una data precisa.
L'assegno unico universale per i figli ha sostituito gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per i figli a carico fino al ventunesimo anno di età. Nel gennaio del 2023, l'assegno unico dovrebbe arrivare a partire dalla seconda metà del mese, dunque dopo il 15 gennaio. Come avviene il pagamento? L'importo viene versato sul conto corrente indicato nel momento della presentazione della domanda.
Chi percepisce già il Reddito di cittadinanza non ha l’obbligo presentare alcuna domanda per ricevere l’assegno unico universale 2023. L’INPS erogherà la somma direttamente sulla carta Rdc. Però lo farà con un mese di ritardo. La rata di dicembre sarà dunque ricevuta a gennaio 2023.
L’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui vi sono le seguenti condizioni:
Per calcolare l'assegno unico 2023 sono disponibili online alcuni simulatori. Uno è presente direttamente sul sito dell'Inps dove è possibile ricevere un calcolo dell'importo inserendo alcuni semplici dati:
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni, che viene erogato in presenza di determinate condizioni, senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia a seconda della condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.
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