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Economia, Finanza

Borsa Italiana guadagna il 5,04% in una settimana e si prepara alla grande scommessa di fine anno

12 Novembre 2022

Future Ftse Mib 11 novembre 2022

analisi di Massimo D'Ambrosio

Borsa italiana guadagna il 5,04% nell’ultima ottava e si prepara alla grande scommessa di fine anno, tornare almeno in zona 27 mila. C’è voglia di dimenticare i minimi sui 20 mila punti a metà luglio e di primavera, con perdite giornaliere che qualche volta hanno toccato anche i 400 miliardi di capitalizzazione.

Per il FTSEmib, che ha chiuso a 24.455,60 punti con la rottura del supporto a 24.346,91, la tendenza parrebbe positiva nel breve periodo, sostiene l’analista indipendente Massimo d’Ambrosio. Se nei prossimi giorni non si verificheranno scivoloni a 23.892,31 e 22.855, si potrà tener d’occhio un rialzo a 25.005,29 in prima battuta e poi monitorare il raggiungimento del livello 25,278,05 punti.

Agli investitori ‘orso’ D’Ambrosio suggerisce un’occhiata al Dax tedesco, che ha chiuso l’ultima seduta dell’11 novembre a quota 14.257. E’ stata testata la rottura di un supporto che sembrava scontato, a 14.238. Dunque l'indicazione è "sell", le quotazioni potrebbero scendere a 14.144,37 e 14.081,95.

Borsa Italiana guadagna il 5,04% in una settimana, ma in verità in un mercato molto nervoso. Si è da poco chiuso il terzo trimestre e nessuno, francamente, si dice contento.  Ma non solo per l’inflazione galoppante e l’evidente indebolimento dell’euro, soprattutto nei confronti del dollaro americano. La nostra valuta ha perso ben il 6,5% nell’ultimo trimestre e del 14% dall’inizio dell’anno. Il rendimento trimestrale medio calcolato per macro asset class è indubbiamente migliorato rispetto ai primi di luglio, ma siamo ancora in territorio negativo. Anche le materie prime stanno ritracciando, nonostante siano ancora protagonista della scena finanziaria. Il gas naturale e il palladio vantano crescite a due cifre, mentre preoccupano le perdite a due cifre il legname, l’avena, lo stagno e il petrolio.

Servono mosse efficaci a favore dei settori chiave

Gli operatori sperano di poter archiviare almeno in pari questo anno travagliato dalla guerra, da una crisi energetica profonda e paragonabile solo a quella del 1973. Ma anche dal nostro cambio di governo. Finito l’effetto Mario Draghi, per la premier Giorgia Meloni sono arrivate le prime mazzate. L’Ue ha rivisto al ribasso la stima per il 2023 (0,3% invece di 0,9%). Inoltre, gli effetti della guerra stanno gravando sulla produzione e sulle imprese. Le famiglie dovranno rinunciare al bonus 110% che costava troppo alle casse statali e accontentarsi del 90%.

L'Italia non attira i "migranti d'oro"

Il numero uno dell’Economia Giancarlo Giorgetti sta varando una novità al giorno, ma le continue esortazioni alla cautela nelle politiche di bilancio che arrivano dal Commissario Ue Paolo Gentiloni, gli stanno spuntando le armi. Leggendo le proposte, non ci sono mosse davvero efficaci per lanciare la produzione nazionale di tanti beni urgenti come semiconduttori o fertilizzanti (aumentati di prezzo del 500%). E neanche mosse a sorpresa per attrarre i cosiddetti ‘migranti d’oro’, stranieri con in tasca capitali da capogiro. 

Attualmente i tesori dei russi che fuggono dai diktat di Vladimir Putin fanno volare l’immobiliare in Kazakistan, Moldavia e a Istanbul. Mentre la Ue blocca i commerci e la finanza, la Turchia  e i Paesi dei Caraibi offrono la cittadinanza ai transfughi russi o asiatici che investono ingenti capitali.

Ottimizzare il portafoglio

 Ma passiamo a cosa fare per ottimizzare il nostro portafoglio, vista la paura causata in molti risparmiatori nelle ultime ore dagli sfracelli a sorpresa nel settore criptovalute. L’exchange FTX ha presentato istanza di fallimento e il rivale Binance che voleva acquistare è scappata a gambe levate.  I titoli di stato americani si confermano l’investimento migliore, in tandem con le obbligazioni societarie convertibili. Che dire? Il mobile payement potrà contare su un miliardo di utenti entro l’anno prossimo, dicono le previsioni. Ma prima di investirci i nostri unici risparmi, aspettiamo numeri e bilanci.

Per chi vuole diversificare in valute, Online Sim consiglia di tenere d’occhio il rally borsistico della Turchia, che nell’ultimo trimestre sta accelerando. I fondi azionari turchi hanno guadagnato il 50% dall’inizio dell’anno.

La lira si è svalutata del 3,6% ma ciò non preoccupa gli investitori europei. E’ interessante anche il balzo del Brasile in recupero del 12%. Per chi ama il portafoglio dinamico i fondi brasiliani sono un’ottima fonte di diversificazione (+16% dall’inizio dell’anno. Le azioni turche e brasiliane appaiono più interessanti di quelle asiatiche, mentre Cina,Taiwan e Hong Kong mostrano rischi troppo alti e perdite a sorpresa. Certo, lo shopping individuale non è facile: dunque per i non esperti il risparmio gestito è sempre la scelta migliore.

Chi si cimenta nel trading e l'acquisto di singoli titoli, può scommettere su energetici come Erg e A2A, suggerita da Equita dopo il miglioramento della trimestrale e così pure Datalogic. Tra i bancari da mettere in portafoglio spiccano Bff Bank, Credem, Illimity Bank, Unipol, Mediobanca. Bestinver e ancora Equita consigliano Nexi, con prezzo obiettivo 10-14 euro per azione. Ottime prospettive anche per Cairo Communication e Mondadori, che potrebbe toccare il livello 2,60 euro. Fra i i titoli manufatturieri da monitorare Saes Getter con target 27 euro, Interpump, De Longhi, Prysmian, Newlat Food e Fila.

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