07 Novembre 2022
L’Unione europea torna alla carica. E lo fa nel momento peggiore. Dopo le prime ipotesi, avanzate tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, una proposta concreta per l’euro digitale arriverà entro il 2023. L’annuncio è del vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. La spinta maggiore, invece, è della Germania, che da tempo annuncia che la Bce dovrebbe emettere una moneta digitale per adeguarsi ai tempi e per non farsi ulteriormente superare dal bitcoin e dalle altre cryptomonete, che ora come ora non se la passano benissimo dal punto di vista del mercato: quest’anno i prezzi delle criptovalute sono crollati, e la più importante, il bitcoin, a ottobre valeva meno di un terzo rispetto al massimo storico toccato a novembre 2021.
Lo scorso settembre, a proporre di introdurre l’euro digitale come misura per ridurre i rischi nelle transazioni di pagamento internazionali e per evitare la dipendenza da alcuni fornitori, era stato il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, a una riunione della Banca centrale tedesca, sostenendo che “l’Eurosistema dovrebbe affrontare attivamente il cambiamento nella concezione del denaro e portare avanti la ricerca sulla moneta digitale della banca centrale. L’introduzione di una nuova forma di moneta statale per il mondo digitale, cioè la moneta digitale della banca centrale, sarebbe un ulteriore passo avanti nello sviluppo della moneta statale dopo le monete e le banconote”, aveva spiegato Nagel per contro della banca centrale tedesca. “La moneta digitale della banca centrale e l’infrastruttura associata costituirebbero un’importante aggiunta alle opzioni di pagamento esistenti”.
Ora, dopo la spinta di Berlino, Dombrovskis rilancia. “Le società e le economie europee si stanno rapidamente digitalizzando, dobbiamo abbracciare l’era digitale e anche il nostro sistema monetario deve adattarsi a un futuro digitalizzato", ha evidenziato. “In Europa c'è una chiara domanda di pagamenti digitali, accresciuta durante la pandemia. La Bce stima che i pagamenti non in contanti effettuati nell’area dell’euro nel 2021 siano aumentati del 12,5% a 114 miliardi e il valore totale sia stato di 197 trilioni di euro. Il denaro è ancora molto importante nella vita delle persone, ma il suo utilizzo è in declino in molte parti del mondo e un euro digitale integrerebbe i contanti. Occorre trovare un buon equilibrio tra le sfide e le opportunità portate da questa prospettiva. Nella sua proposta, Bruxelles intende preservare l‘attuale ruolo delle banche come intermediari, disegnare una moneta digitale efficace, che possa essere utilizzata anche al di fuori dell’area dell’euro e di offrire privacy e inclusione”.
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