04 Ottobre 2022
La crisi delle criptovalute trascina sul fondo anche gli Nft. Secondo i dati di DappRadar, una piattaforma di analisi e monitoraggio delle applicazioni decentralizzate e dei token non fungibili, le vendite di Nft, nel terzo trimestre del 2022, sono diminuite del 60%, passando dagli 8,4 miliardi di dollari del trimestre precedente a 3,4 miliardi (il primo trimestre dell’anno aveva segnato 12,5 miliardi di dollari di vendite).
I numeri trovano anche conferme nell’analisi delle vendite effettuate su OpenSea, il più grande mercato di Nft in cui le vendite sono diminuite a settembre per il quinto mese consecutivo. Secondo i numeri della piattaforma NonFungible.com, il numero di acquirenti Nft settimanali si è più che dimezzato rispetto al picco di fine gennaio. La crisi di vendita degli Nft, un bene digitale che si basa sulla blockchain e che rappresenta la proprietà di un file digitale, come un’immagine, un video o un elemento in un gioco digitale, si deve ricondurre alla crisi delle criptovalute, del cui mercato i token non fungibili fanno parte. La crisi delle monete virtuali è detta anche “inverno delle criptovalute”, definizione che indica un periodo prolungato di flessione del valore della valuta virtuale.
Tra il 9 e l’11 maggio 2022, Bitcoin ed Ethereum hanno raggiunto un prezzo al ribasso del 55% rispetto ai loro massimi. E tra gli investitori è esplosa la preoccupazione. In particolare, il Bitcoin, la più resiliente tra le cpriptomonete, ha visto scendere il suo prezzo sotto i 26 mila dollari, con un calo del 30% in 7 giorni. A scuotere il mercato è stato il tonfo della stablecoin algoritmica Terra, non ancorata al dollaro tramite riserve, ma tramite un algoritmo di bilanciamento collegato ad un’altra cripto: Luna. Nonostante il calo sensibile degli Nft, le nuove iniziative messe in campo non mancano: da quelle inerenti all’editoria, sino ai progetti per la promozione dei giochi in scatola, senza dimenticare i potenziali effetti positivi derivanti da un’adozione sui social network. Meta, in particolare, ha annunciato che Facebook e Twitter, a cominciare dagli Usa, supporteranno la condivisione dei token non fungibili. Insomma: il mercato è in difficoltà, ma gli investimenti a breve e a lungo raggio non mancano.
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