30 Giugno 2022
In Europa, il FTSE MIB -3,06% di Milano si avvia a chiudere il semestre con un passivo di 20 punti. Non fanno meglio il DAX 40 -2,88% di Francoforte, il CAC 40 -2,71% di Parigi, l'IBEX 35 -2,06% di Madrid, il FTSE 100 -2,69% di Londra e l'AEX -2,01% di Amsterdam.
Dati incoraggianti arrivano dal'indice dei prezzi delle spese per consumi personali, parametro largamente utilizzato per la misura del carovita, che ha riportato un aumento del 4,7% annuo a maggio, rispetto ad una previsione di crescita del 4,8%.
A livello mensile l'incremento è stato dello 0,2%, mentre era attesa da parte degli economisti una crescita dello 0,4%. Il deflatore dei consumi, ovvero l'indice prezzi spese consumi personali, è salito dello 0,6% su base mensile e del 6,3% annuo.
Nel frattempo, nell’UE prosegue la discesa delle piazze europee in seguito alle parole di Andrea Enria, capo della vigilanza della Bce, che ha ventilato la possibilità di ricalcolare i dividendi bancari. Il Ftse Mib per tutta risposta perde il 2,5%, il Cac il 2,7%, il Dax il 2,5%, il Ftse 100 il 2,3% e lo Stoxx 600 l'1,8%. Petrolio in forte calo in attesa dell'Opec+: il Wti scende sotto i 108 dollari al barile, il Brent sotto i 115 dollari. Oro a 1.820 dollari l'oncia, bitcoin ancora in caduta libera a 18.800 dollari. Dollaro forte: il cross tra euro e biglietto verde scende a 1,041. Spread Btp-Bund a 190 punti base.
Nuovo balzo dei rendimenti, ai massimi da oltre otto anni, per i BTp assegnati in asta dal Tesoro. Collocata la quinta tranche del BTp a 10 anni scadenza 01/12/2032: a fronte di richieste per 3,246 miliardi, sono stati emessi titoli per un importo pari a 2 miliardi mentre il rendimento, in aumento di 37 centesimi sull'asta del mese scorso, si è attestato al 3,47%, in questo caso record da gennaio 2014.
Cala anche il petrolio, con i future agosto del Wti in ribasso dello 0,32% a 109,43 dollari al barile e quelli del Brent di pari scadenza in discesa dello 0,77% a 115,32 dollari. Sul mercato delle valute, l'euro si indebolisce a 1,044 dollari (1,056 dollari ieri in chiusura).
Il bitcoin perde oltre il 5% e vale ora 19.000 dollari. La maggior criptovaluta al mondo sta perdendo il 58% dall'inizio dell'anno (e in questo trimestre) e circa il 70% dal record di 68.990 dollari registrato a novembre. Il bitcoin va verso il suo peggior trimestre in oltre un decennio: l'attuale -58% è il peggior calo dal terzo trimestre del 2011, quando era ancora nella sua fase embrionale.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia