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Agenzia delle Entrate: nuovi obblighi per gli esercenti

La lotta al nero target del Pnrr: doppia sanzione a chi rifiuta il Pos e invio giornaliero dei dati delle transazioni

02 Maggio 2022

Pnrr 2022, 102 obiettivi per 40 miliardi, i nuovi impegni da centrare

Il Governo vuole chiudere in una morsa l'evasione fiscale: doppia sanzione per chi non consente l’uso del Pos e l'invio giornaliero dei resoconti delle transazioni con moneta elettronica all'Agenzia delle Entrate

È dunque duplice la mossa anti evasione grazie alla quale l’amministrazione finanziaria rilancia la lotta al nero. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile del decreto legge n. 36, che introduce nuove misure per il rilancio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Governo vuole rendere operativo al 100% il vincolo di accettazione di pagamenti con carte di debito e di credito da parte dei soggetti esercenti attività di vendita e di prestazione di servizi.

La lotta al nero target del Pnrr

La limitazione del contante e la promozione di strumenti di pagamento digitale, rientrano, per il primo semestre dell'anno in corso, nella Milestone M1C1 -103 del Pnrr messa a punto dal Governo per contrastare l’evasione da mancata fatturazione o per la cosiddetta “evasione con consenso”.  La missione del PNRR prevede esplicitamente l’emanazione di norme per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali, grazie "all’entrata in vigore della riforma della legislazione al fine di garantire sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto da parte di fornitori privati di accettare pagamenti elettronici". 

Commercianti e professionisti che non accetteranno pagamenti con moneta elettronica andranno in contro, dunque, a una sanzione fissa di 30 euro a cui se ne andrà a sommare un’altra variabile pari al 4% del valore complessivo della transazione.

Per scrivere la parola "fine" a proposito della pratica del “pre-conto”, invece, il decreto introduce dal 1° maggio 2022 l’obbligo di invio giornaliero dei dati relativi ai pagamenti elettronici. I dettagli dei pagamenti andranno trasmessi dagli intermediari che emettono carte e bancomat.

Lotta all'evasione, sì. Ma nel rispetto della privacy. Con questo obbligo l’amministrazione finanziaria vuole avere i dati di chi vende beni o servizi non saldati con il contante. Le informazioni ricevute dai gestori di carte elettroniche, bancomat o di mezzi di pagamento alternativi saranno utilizzati per effettuare analisi di rischio mirate grazie all’incrocio con quelle ricevute dai titolari, obbligati all’invio dei corrispettivi telematici. 

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