08 Marzo 2022
fonte: Facebook @milanocity
Le borse europee oggi, martedì 8 marzo 2022, chiudono miste una seduta all'insegna della forte volatilità, alimentata dalle notizie in arrivo dall'Ucraina. A Piazza Affari il Ftse Mib segna un progresso dell'1,36% a 22.460 punti. Londra sale dello 0,05%, mentre Francoforte cede lo 0,10% e Parigi lo 0,32%.
Sul Ftse Mib tenta il rimbalzo Tim, in progresso di quasi il 6%, guadagnano circa mezzo punto Saipem, Terna e Leonardo. Ancora banche in affanno con Banco Bpm che perde il 2,16%, male anche Pirelli -2,57%, Stellantis -1,86% e Cnh Industrial -1,82%.
Apertura della borsa in calo oggi per le principali piazze europee ma con pesanti rialzi dovuti all'indiscrezione sul lancio di bond da parte dell'Ue per finanziare le maggiori spese dovute alla crisi dell'energia e per la difesa a seguito della guerra in Ucraina. Parigi si assesta al +1,21%, Francoforte +1,56% e Madrid +2,73, meglio di Milano dopo un'iniziale accelerata da parte di quest'ultima, ora sul +2,29. Londra (comunque non inficiata dall'azione dell'Ue) in ribasso, -0,22%. Brilla il titolo Tim, in crescita di quasi il 6%.
Tra i rialzi troviamo però anche Saipem, Terna e Leonardo, che crescono di circa mezzo punto. Per quanto riguarda le banche invece abbiamo ancora in affanno Banco Bpm, che perde il 2,16%, mentre va male Pirelli -2,57%, Stellantis -1,86% e Cnh Industrial -1,82%. Lo spread Btp-Bund si assesta a 148,7 punti, con un rendimento del titolo decennale italiano all'1,59%.
Lieve rialzo nella notte invece per gran parte delle borse asiatiche. La piazza di Hong Kong ha aperto con una crescita dello 0,12% a 21.082,39 punti, dopo due sedute segnate da pesanti perdite sui timori della crisi in Ucraina. A Shanghai l'indice composite segna nelle prime battute un rialzo dello 0,30% a 3.383,13 punti, mentre quello di Shenzhen registra un progresso dello 0,35% a quota 2.211,13. A Tokyo invece l'indice Nikkei segna una flessione dello 0,86%, a quota 25.003,80, complice anche il timore degli effetti delle sanzioni alla Russia.
Crescono ancora i prezzi del petrolio, con il Wti del Texas che segna un incremento del 2,36% rispetto alla chiusura di ieri sera a New York e viene scambiato a 126,75 dollari al barile. Sorte analoga per il Brent che guadagna il 2,89% a 125,79 dollari. Il cambio euro/dollaro si stabilizza a 1,08 anche se nel corso della giornata potrebbe recuperare il livello di 1,10 per scongiurare nuovi test del supporto principale e il raggiungimento di nuovi minimi pluriennali.
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