12 Gennaio 2022
La Legge di Bilancio, da poco approvata in via definitiva, punta a proseguire una politica di carattere espansivo con l’obiettivo di sostenere l’economia e la società nelle fasi finali dell’emergenza sanitaria e punta a implementare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando soprattutto gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal PNRR con le risorse europee.
Intervistiamo Alessia Potecchi, Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD di Milano Metropolitana
"Il Piano è la vera opportunità per il nostro Paese non solo per recuperare quello che abbiamo perso a causa della pandemia, ma rappresenta la chiave di volta per lasciarci alle spalle venti anni di stagnazione, questa è la vera sfida che noi dobbiamo cogliere, cioè porre il nostro Paese su un percorso di crescita molto più sostenuto rispetto al passato e molto più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale come ci chiede l’Europa, nel senso che l’utilizzo delle risorse europee deve attuare un profondo cambiamento connesso anche al discorso delle Riforme che vanno realizzate".
Quanto è importante agire a livello locale?
"Gli enti territoriali sono coinvolti in maniera diretta in questo programma, come veri e propri attuatori di una parte importante e consistente dei progetti previsti, ci sono cioè molti progetti che cadono sotto la loro giurisdizione, il 40% del piano, digitalizzazione, efficientamento energetico, trasporto pubblico locale, ferrovie, infrastrutture, programma per gli asili nido, progetto scuola 4.0, programmi di rigenerazione urbana, la rigenerazione del sistema sanitario nazionale, questi i punti principali e i temi previsti dal Piano che saranno gestiti dagli enti territoriali. Le risorse verranno attribuite in parte sulla base di progetti di particolare rilevanza e per la maggior parte tramite bandi".
"Uno dei nodi critici di tutta questa complessa progettualità che dovrà essere promossa e gestita a livello locale è la capacità amministrativa. Per le città metropolitane è chiaramente più semplice dal punto vista tecnico e organizzativo per gli strumenti e i mezzi di cui possono disporre, il discorso è più difficile per i comuni piccoli e quindi questa diventa una sfida per fare gestire tutti al meglio questa grande opportunità, snellire le procedure e potenziare la capacitò gestionale delle risorse e il Governo si sta impegnando per aiutare in questa direzione gli enti locali più piccoli e fare in modo che le risorse non arrivino solo ai comuni di dimensioni più grandi. Questo programma si intreccia con la corposa Legge di Bilancio perché ovviamente gli investimenti che verranno fatti nelle infrastrutture tramite il PNRR hanno poi dei costi per quanto riguarda il personale, i servizi, penso per esempio alle infrastrutture sociali, sanitarie e questi costi vanno finanziati e coperti".
I punti positivi?
"La Legge di Bilancio inizia in questo senso a fare uno sforzo, anche se ancora parziale, proprio su questo tema con l’aumento dell’erogazione delle risorse a livello locale dopo il 2026 cioè quando queste infrastrutture saranno a pieno regime e funzioneranno e andranno sostenute nella loro dimensione operativa. Uno sforzo che va continuato anche in vista di una Riforma importante prevista dal Piano che è quella del completamento del Federalismo Fiscale un diverso sistema di finanziamento delle amministrazioni territoriali che va seguito molto da vicino ed è connesso alla realizzazione del Piano".
Non è una cosa da poco
"Questa è una grande occasione, i Comuni devono presentare dei piani concreti e realizzabili, ed è anche a mio parere l’opportunità per coinvolgere il più possibile i cittadini in questo percorso che io chiamo storico perché nasce da un grande tragedia che è quella della pandemia, che non è ancora stata vinta, ma che ha visto l’Europa per la prima volta ragionare e operare come una grande famiglia che mette insieme e a disposizione le proprie risorse. Utilizzare al meglio questi fondi rappresenta un’occasione per allargare il dibattito e avvicinare le persone alla politica e a vivere in prima persona questo importante passaggio dove non possiamo sbagliare ma solo realizzare puntando alla crescita, allo sviluppo e pensando con ottimismo al futuro".
Per approfondire il discorso con un caso reale, facciamo un passo avanti. Parliamo del caso di Dobbiaco, la nota cittadina dell’Alto Adige Sudtirol, nelle Dolomiti, di 3.300 abitanti in provincia di Bolzano.
Il sindaco di Dobbiaco Martin Rienzner ci dà una visione molto interessante di quanto importante sia l’effetto del PNRR sul territorio.
"Anzitutto mi sia concesso di condividere l´analisi della Dott.ssa Potecchi specie in riferimento sia al fatto che il PNRR costituisca la “vera opportunità per il nostro paese non solo per recuperare quello che abbiamo perso a causa della pandemia ma rappresenta la chiave di volta per lasciarci alle spalle venti anni di stagnazione” come pure alla riflessione circa le “oggettive maggiori difficoltà” che i “piccoli Comuni” incontreranno nel fruire dei fondi del PNRR. I nostri Comuni non dispongono infatti sia di strutture articolate che di “capitale umano specializzato” raffrontabile a quella delle città medie-grandi…
Comunque piangersi addosso non serve a nulla, come a nulla serve il cercare alibi: dobbiamo rimboccarci le maniche e produrre con assoluta celerità progetti “realistici ed intelligenti, proiettati verso il futuro” che risultino finanziabili ed attuabili nel rispetto della stringente tempistica prevista ed in assoluta trasparenza".
Che progetti avete per Dobbiaco?
"Anche per Dobbiaco stiamo già alacremente operando per produrre soluzioni progettuali nei campi delle infrastrutture scolastiche, sociali, per la valorizzazione del nostro peculiare patrimonio artistico-culturale nonché ovviamente nei settori della digitalizzazione e delle infrastrutture correlate.
In particolare nel settore dell'urbanistica scolastica si tratta di ottimizzare le strutture ad essa complementari quali la mensa scolastica.Stiamo portando a realizzazione un importante “centro sociale” in sinergia con la nostra Comunità di Valle ove saranno ospitate strutture per anziani, sia di alloggio permanente che diurno, nonché´ laboratori “protetti” per concittadini “diversamente abili”.
Avete altri progetti di particolare interesse?
"Altro significativo progetto, correlato alla valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale, si focalizza al restauro ed inserimento urbano della nostra “Via Crucis storica” (realizzata nel 1519: la più antica di tutta l´Europa centrale) intimamente connessa con l´origine e la storia del nostro paese quale “da sempre terra di confine e di contatto “ fra la Mitteleuropa e l´area mediterranea. Diversi significativi progetti settoriali intendono sostenere la nostra innata “vocazione turistica” intimamente connessa con la tutela delle nostre importantissime “risorse ambientali” giustamente riconosciute dall Unesco quale “patrimonio dell´umanitá”.
Come desidera concludere questa intervista?
"La tematica della transizione digitale abbraccia ed accompagna ovviamente tutti i settori. Per questo come ha gia detto la Dott.ssa Potecchi utilizzare al meglio questi fondi rappresenta un’occasione ed un´importante passaggio dove non possiamo sbagliare ma solo realizzare puntando alla crescita, allo sviluppo e pensando con ottimismo al futuro".
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