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Saipem: terzo trimestre 2021 con ricavi per 1,9 miliardi euro, 5,1 miliardi nei primi 9 mesi

L'amministratore delegato di Saipem Francesco Caio: "Primo, significativo miglioramento rispetto al secondo trimestre dell’anno in tutte le divisioni di business di Saipem, nonostante la congiuntura legata alla crisi pandemica e le difficoltà legate all’esecuzione di alcuni progetti nell’eolico offshore"

28 Ottobre 2021

Saipem, nel 2020 ricavi per 7.342 milioni di euro (9.099 milioni di euro nel 2019)

 Saipem nel terzo trimestre 2021 registra ricavi per 1,9 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto ai ricavi del secondo trimestre. L’EBITDA adjusted è negativo per 25 milioni, in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2021 (negativo per 354 milioni di euro). Nei primi 9 mesi del 2021 i ricavi ammontano a circa 5,1 miliardi di euro (5,4 miliardi di euro per i primi nove mesi del 2020).

L’EBITDA adjusted, nei nove mesi, è negativo per 291 milioni di euro e sconta maggiori costi per attività offshore wind di 170 milioni rispetto a quanto recepito nei conti al 30 giugno 2021. Nuovi contratti per 4,9 miliardi di euro assicurano una buona visibilità nel medio-lungo termine, sostenuta da una adeguata solidità finanziaria, grazie alla disponibilità di liquidità per 2 miliardi di euro e alla linea revolving inutilizzata da 1 miliardo di euro. I risultati risentono ancora del protrarsi  della difficile situazione congiunturale causata dall’emergenza pandemica e dei rallentamenti legati a specifici progetti. Si registrano segnali di miglioramento nelle perforazioni, con un incremento della domanda e prospettive di pieno utilizzo della flotta. L’outlook per la seconda metà del 2021 prevede ricavi per circa 4,5 miliardi di euro, EBITDA adjusted positivo, investimenti tecnici attesi per circa 250 milioni di euro e indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,7 miliardi di euro.

 I risultati operativi riflettono un rallentamento rispetto ai primi nove mesi del 2020 in particolare per le attività di ingegneria e costruzioni, principalmente per:

  •  il protrarsi degli effetti dell’emergenza sanitaria Covid 19 sulle attività operative, con ritardi nell’esecuzione dei progetti e il rinvio delle decisioni di investimento nei settori di interesse
  •  la sospensione delle attività del progetto LNG onshore in Mozambico
  •  problemi specifici nell’eolico offshore
  • Nuovi contratti per circa 4,9 miliardi di euro nei primi nove mesi, con un book-to-bill a circa. Si consolida un portafoglio ordini di circa 24,5 miliardi di euro (circa 78% della porzione E&C non legato al petrolio) che assicura una buona visibilità nel medio-lungo termine
  • Indebitamento finanziario netto post-IFRS 16 al 30 settembre 2021 di 1,7 miliardi di euro (circa 1,4 miliardi di euro pre-IFRS 16)
  • Liquidità per 2 miliardi di euro e della linea revolving inutilizzata da 1 miliardo di euro

Outlook per la seconda metà del 2021:

  • ricavi per circa 4,5 miliardi di euro
  •  EBITDA adjusted positivo
  • investimenti tecnici attesi per circa 250 milioni di euro, e
  • indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,7 miliardi di euro. 

“I risultati del terzo trimestre 2021 segnano un primo, significativo miglioramento rispetto al secondo trimestre dell’anno in tutte le divisioni di business di Saipem, nonostante la congiuntura legata alla crisi pandemica e le difficoltà legate all’esecuzione di alcuni progetti nell’eolico offshore". Così Francesco Caio, amministratore delegato e direttore generale di Saipem, nel commentare i risultati.

"La continua ripresa di volumi e margini delle perforazioni e la crescita sequenziale dei ricavi nell'EPC offshore, forniscono indicazioni concrete di miglioramento della domanda. L’attenzione alla gestione del capitale circolante e al flusso di cassa rimane una priorità chiave e ha contribuito ad un'evoluzione del debito netto in linea con le nostre aspettative nonostante il pagamento nel trimestre di circa 100 milioni di euro per la definizione di un contenzioso legale sorto negli anni scorsi su uno specifico progetto, ormai concluso da tempo”.

 

In data 26 aprile 2021 Total ha dichiarato per ragioni di sicurezza la force majeure sul progetto LNG Mozambique. Saipem ha evacuato il sito, ha continuato a gestire la parte residua delle attività di progetto fuori dal Paese, per quanto non oggetto di sospensione. Saipem ha altresì valutato in stretta cooperazione con il cliente le misure per preservare il valore del progetto ed assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza dell’area. Non sono pertanto attesi contributi significativi dal progetto nella parte restante del 2021, con l’eccezione del rimborso di costi già sostenuti e da sostenere per la sospensione e la sicurezza.

Il progetto rimane nel portafoglio ordini al 30 di settembre 2021 per un ammontare di circa 3,6 miliardi di euro.

 

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