21 Giugno 2021
Fonte: lapresse.it
Mancano poche ore all'approvazione del Pnrr Italia, il progetto di ripresa post-Covid che sbloccherà le risorse del Recovery fund europeo per il nostro paese. Inizia oggi lunedì 21 giugno la cosiddetta 'procedura scritta', cioè quel metodo di approvazione che non prevede la riunione fisica del collegio dei commissari ma solo l'ok dei gabinetti in forma, appunto, scritta. Questo significa che la commissione non dovrebbe apporre ulteriori commenti al Pnrr italiano, ma seguire le procedure standard di revisione finale e approvazione dalla durata di 24 ore. Il documento di 337 pagine prevede come stanziare i fondi europei fino al 2026. Tra i temi chiave del Piano: la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione.
Mercoledì 16 giugno sono stati approvati i piani di ripresa di Spagna e Portogallo, i primi due paesi a ottenere i finanziamenti previsti. Per i due paesi sono stati stanziati rispettivamente 750 miliardi di euro e 16 miliardi di euro, scelta che rende Madrid il secondo maggior beneficiario dei fondi Next Generation Eu. A seguire, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha dato l'ok anche a Danimarca, Grecia e Lussemburgo.
Pochi giorni dopo il via libera al Pnrr spagnolo, il Primo ministro Mario Draghi si è recato a Barcellona per una visita istituzionale. In quell'occasione ha partecipato al Foro di dialogo italo-spagnolo, dove ha parlato dei piani per la ripresa economica del nostro paese grazie ai finanziamenti europei previsti dal Recovery fund.
"La transizione verde, oltre ad essere un obbligo morale verso le generazioni più giovani e quelle future, presenta anche grandi opportunità di sviluppo", ha detto Draghi in occasione del suo discorso per il Foro. "Investire in una maggiore sostenibilità ambientale vuol dire anche aiutare la crescita economica e l’occupazione. L’Italia ha allocato quasi il 40% dei fondi Next Generation Eu alla transizione ecologica, che equivalgono a quasi 75 miliardi nei prossimi 5 anni. Ci impegniamo per la riduzione attiva delle emissioni e proseguiamo l’impegno di decarbonizzazione intrapreso in questi anni. Promuoviamo le energie rinnovabili, scommettiamo sull’idrogeno e incentiviamo l’efficienza energetica degli edifici. Ci impegniamo nella tutela del territorio e nel contrasto al degrado ambientale, con misure per oltre 15 miliardi. Investiamo nella protezione delle risorse idriche e marine, nella salvaguardia della biodiversità e nel ripristino di ecosistemi sani".
"Per la transizione digitale, ha poi continuato il premier, il Piano italiano stanzia oltre un quarto dei fondi del programma Next Generation EU. Intendiamo aumentare la produttività e l'innovazione, e colmare i divari territoriali esistenti. Investiamo oltre 7 miliardi per offrire a famiglie, imprese, scuole e ospedali in tutto il Paese una connettività ad alta velocità. Digitalizziamo, poi, i servizi della pubblica amministrazione e mettiamo in sicurezza i dati, con la prima strategia nazionale di migrazione al cloud. Snelliamo le procedure amministrative e rafforziamo l’identità digitale. Potenziamo il Fascicolo Sanitario Elettronico, come strumento fondamentale per l'erogazione dei servizi sanitari digitali. L’impegno dell’Italia su questo tema, e in particolare sulla connettività, è massimo", ha assicurato.
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