17 Marzo 2021
Fonte (https://exchangers.luvegroup.com/cms/view/news-media/eventi/mostra-convegno-2008/s131)
Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A. ha esaminato e approvato la relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2020. In evidenza il fatturato consolidato che supera per la prima volta €400 milioni, attestandosi a quota €401,5 milioni, in crescita del 2,5% rispetto allo scorso anno. Anche il portafoglio ordini ha raggiunto un livello record a febbraio 2021, il più alto mai registrato dal Gruppo, attestandosi a €88,8 milioni, con un incremento del 5,3% rispetto al mese di febbraio 2020 (+15,3% rispetto a dicembre 2020). EBITDA di 45,2 milioni in diminuzione del 3,3% rispetto all’esercizio 2019. L’utile netto risulta di di €10,7 milioni, in diminuzione del 41,5% rispetto all’esercizio 2019, principalmente per un aumento degli ammortamenti (51% della riduzione) e dei costi finanziari (42%) relativi a operazioni di copertura del rischio di tasso di interesse e a variazioni su cambi non realizzate. La posizione finanziaria netta negativa per €106,8 milioni al 31 dicembre 2020, è in miglioramento dello 0,7% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie a una generazione netta di cassa rettificata delle componenti non operative di €20,4 milioni. A febbraio 2021, il portafoglio ordini ha raggiunto un livello record, il più alto mai registrato dal Gruppo, attestandosi a €88,8 milioni, con un incremento del 5,3% rispetto al mese di febbraio 2020 (+15,3% rispetto a dicembre 2020).
II. Proposto un dividendo di €0,27 per azione, confermando il valore dell’esercizio 2020
III. Convocata l’Assemblea ordinaria della Società per il 27 aprile 2021
IV. Proposto il rinnovo all'assemblea dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie
V. Approvate la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l’esercizio 2020, e la Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
“Il 2020 è stato un anno difficile dal punto sanitario e complicato dal punto di vista economico. Lo abbiamo superato bene attraverso provvedimenti opportuni e tempestivi per la salvaguardia della salute e per il mantenimento delle quote di mercato. – ha dichiarato Iginio Liberali, presidente di LU-VE Group – Ringrazio le donne e gli uomini di LU-VE Group e l’intera struttura per aver dato prova della consueta forza e senso del dovere. Questo atteggiamento ci ha consentito di crescere anche nel 2020. Nell’anno nuovo, alla reazione dovremo sostituire la creatività e avere una visione positiva del futuro su tutte le nostre attività: conoscenza del mercato, innovazione dei prodotti e delle tecnologie, gestione severa dal punto di vista amministrativo. La nostra forza sta nei valori fondamentali che abbiamo sempre praticato: l’umiltà, la passione, l’intelligenza creativa, per generare valore per noi, per la nostra azienda e per il mercato”.
Relazione finanziaria
L’anno 2020 si era aperto con un primo bimestre estremamente positivo e un fatturato consolidato dei soli prodotti pari a circa €67 milioni, in crescita di oltre il 31%. Anche i valori relativi all’acquisizione di ordini avevano segnato un dato record con un forte incremento rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (+49,5%), generando un portafoglio ordini superiore a €84 milioni (+85%), vicino ai livelli massimi mai registrati. Nel corso del mese di marzo 2020, lo scoppio della pandemia causato dal Covid-19 ha modificato completamente lo scenario. Da subito, il Gruppo ha adottato severe misure di controllo e prevenzione presso tutti le sedi operative, spesso in anticipo e più stringenti rispetto a quanto previsto dalle diverse ordinanze emanate dalle autorità competenti. Dall’inizio di marzo 2020, è stato costituito un apposito Comitato di Crisi per la gestione dell’emergenza, al fine di tutelare al meglio la salute di tutti i collaboratori e di affrontare le problematiche che di volta in volta si presentavano, con l’adozione di misure e protocolli di gruppo, condivisi con tutte le sedi e gli stabilimenti del Gruppo nel mondo, oltre che con le organizzazioni sindacali. Nel momento di massima emergenza, la capacità produttiva del Gruppo in “lockdown” era stimabile tra il 50 e il 55% del totale. In questo difficile scenario il Gruppo ha dimostrato una forte flessibilità, garantendo continuità di fornitura a clienti strategici. Con grande tempestività è stato inoltre posto in essere un attento monitoraggio di tutte le criticità legate alle possibili difficoltà di approvvigionamento, conseguenti alla chiusura degli stabilimenti produttivi di alcuni fornitori (principalmente italiani, ma anche esteri), nonché alle difficoltà legate alla circolazione delle merci. Anche in questo caso grazie alla presenza geografica diffusa, sono state rapidamente attivate fonti di fornitura alternative che hanno permesso di alimentare in maniera quasi del tutto regolare la produzione.3 Nell’autunno 2020, al profilarsi della cosiddetta seconda ondata del virus, il Gruppo era bene attrezzato e preparato per gestire al meglio le nuove misure di prevenzione e di segregazione introdotte nei diversi paesi europei (dalla Polonia alla Finlandia), facendo ricorso alle “best practices” già adottate con successo in precedenza e favorendo l’utilizzo dello strumento dello “smart working” basandosi sul regolamento di Gruppo emesso alla fine del mese di luglio per tutte le società italiane. Il funzionamento delle misure di prevenzione e di contenimento è stato molto efficace in tutti i siti produttivi e nelle filiali commerciali estere anche se a livello locale ci si è trovati ad affrontare livelli di assenteismo nettamente superiori alla norma.
I ricavi e il portafoglio ordini
In un anno pesantemente condizionato dagli effetti della pandemia a livello globale, per la prima volta nella sua storia LU-VE Group ha superato €400 milioni di fatturato consolidato. Le vendite dei soli prodotti hanno registrato una leggera crescita (+0,8%) rispetto all’anno precedente raggiungendo un valore di €392,5 milioni. Nonostante le turbolenze di mercato legate alla “seconda ondata” di diffusione del Covid-19 anche il portafoglio ordini di fine anno è stato pari a €77 milioni, con una crescita del 6,1%. Entrambi questi dati confermano la resilienza del modello di business e la validità della strategia del Gruppo mirata a un progressivo ampliamento dei campi di applicazione e all’estensione della presenza internazionale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da singoli segmenti di mercato o da singoli paesi.
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