02 Luglio 2025
Una foto dal magazine ELLE
La Fondazione Fellini ha inaugurato in prima mondiale ieri pomeriggio la mostra della fotografa internazionale Sina Östlund presso il suo spazio culturale MDD a Sion, l’esposizione sarà visitabile fino al 20 settembre. Attiva nel mondo della moda e del cinema come fotografa di scena, Sina Östlund ha collaborato con le più prestigiose riviste, tra cui Vogue, Harper's Bazaar, L'Officiel e Grazia. L'originalità delle fotografie di Sina Östlund risiede nella loro ricchezza estetica, che testimonia una modernità che riunisce diverse correnti: la Pop art liberatoria, il surrealismo, il classicismo in ritratti in bianco e nero che ricordano Peter Lindbergh. Il filo conduttore di tutte le opere presentate è la celebrazione di una sensualità che gioca con la sorpresa, all'opposto di ogni formalismo, una passione per la differenza e la diversità, reinventata ad ogni scatto. La sua fotografia propone un cosmopolitismo stilistico che unisce un rigore tutto nordico a una passione solare e mediterranea, tipica della luce della sua amata Maiorca. Al vernissage hanno partecipato l'artista e suo marito, il regista Ruben Östlund, in onore del quale la Fondazione proporrà la sua terza mostra del Programma 2025, da ottobre al 31 dicembre, sotto forma di una retrospettiva dell'intera opera. Ruben Östlund ha vinto due Palme d'oro al Festival di Cannes, un Orso d'oro alla Berlinale e il Premio europeo del cinema.
Sina Östlund commenta «Sono nata nel 1980 a Monaco di Baviera, in Germania. Tra il 1986 e il 1999 sono cresciuta tra la Germania e l'Australia, facendo avanti e indietro e frequentando una ventina di scuole diverse. Questa educazione mi ha profondamente plasmata: mi sono trovata costantemente di fronte a nuovi contesti sociali e ho dovuto adattarmi a nuovi gruppi e luoghi. Questo mi è stato di grande aiuto in seguito come fotografa, perché ad ogni servizio fotografico c'è una nuova squadra o un nuovo modello, e sono costantemente messa alla prova dal luogo, dalla luce e dalla situazione. Lo adoro! Mi sono innamorata della fotografia all'età di 16 anni, quando mio padre mi ha regalato una macchina fotografica per il mio compleanno. Sono rimasta immediatamente colpita dal cambiamento di percezione non appena ho guardato attraverso l'obiettivo. Era così affascinante per me, perché improvvisamente mi sembrava di vedere il mondo con occhi nuovi, piuttosto che semplicemente di esserci. È nata così la mia passione per la fotografia e da allora ho apprezzato questo percorso. I miei lavori sono stati pubblicati su VOGUE, Harper's Bazaar, ELLE, L'OFFICIEL, GRAZIA, ICON, Cosmopolitan, KUNST, Die Zeit, Süddeutsche Zeitung e molti altri media. »
Sina fra il 2002 e il 2006 ha studiato comunicazione visiva presso l'Università HAW di Amburgo in Germania.Nello stesso periodo è stata assistente del celebre fotografo Uwe Düttmann. Nel 2005 vince borsa di studio “Kodak Nachwuchsförderpreis”. Dal 2006 è fotografa indipendente ad Amburgo, Stoccolma e Palma di Maiorca.Ha inoltre lavorato come fotografa di scena classica per le produzioni del marito Ruben Östlund, tra cui Triangle of sadness, Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2022.
L’universo creativo di Sina Östlund si colloca nel mondo della moda e del cinema come fotografa di scena classica, Sina ha collaborato con le più prestigiose riviste, come Vogue, Harper’s Bazaar, L’Officiel e Grazia. L'originalità delle fotografie di Sina Östlund risiede nella sua ricchezza estetica, che testimonia una modernità che riunisce diverse correnti: la Pop art liberatoria, il surrealismo, il classicismo in ritratti in bianco e nero che ricordano Peter Lindbergh. Il filo conduttore di tutte le opere presentate è la celebrazione di una sensualità che gioca con la sorpresa, lontana da ogni formalismo, e la passione per la differenza e la diversità, reinventate ad ogni scatto. La sua fotografia propone un cosmopolitismo stilistico che unisce un rigore tipicamente nordico a una passione solare e mediterranea, propria della luce della sua amata Maiorca. La mostra di Sion presenta circa 60 scatti di vari progetti fotografici, nella seconda sala spiccano le foto nin bianco e nero con una straodinaria serie che ci ricorda Man Ray mentre nell’ultima sala sono presenti anche foto di scena da Triangle of Sadness con una straordinaria foto in bianco e nero del marito Ruben con la palma d’oro appena vinta a Cannes. Interessante inoltre il parallelo proposto fra alcune opere di Sina ed opere di importanti pittori e fotografi. Sina ha recentemente inviato le sue opere a Women by Women, una importante open call di PhotoVogue.
Su proposta della Direzione Generale dell'UNESCO e della Commissione per le Celebrazioni della Convenzione UNESCO del 2005, il Programma culturale della Fondazione Fellini è stato selezionato per le Celebrazioni del 20° anniversario della Convenzione UNESCO per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. In occasione delle mostre del Programma 2025, la pubblicazione che illustra le attività svolte dalla Fondazione Fellini sarà oggetto di una presentazione e di una diffusione pubblica.
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