14 Ottobre 2025
"Buoni", fonte: Facebook, @Claudia Galli
Il vincitore della 24esima edizione del Premio Cairo 2025 è Maria Giovanna Zanella con l’opera "Buoni", il lievito che incontra l’uomo. Il Premio Cairo si è svolto come ogni anno alla Permanente di Milano. Si tratta di una competizione tra venti artisti under 40 selezionati dalla redazione del mensile "Arte" diretto da Michele Bonuomo. Maria Grazia Zanella si è aggiudicata con "Buoni" un premio da 25 mila euro per l’opera vincitrice, che da oggi entra a far parte della Collezione Premio Cairo.
A suggerire la natura dell’opera è il suo stesso titolo: "Buoni". Al centro una scultura fatta di vero lievito e farina. Un grande pane cotto a legna, ma con l’ambizione di una metamorfosi ulteriore. Gli elementi plastici in cui la scultura si articola sono magmatici, proteiformi, come definisce l’artista: "Antropomorfi", a metà tra l’anatomia e la forma geometrica. Dall’elemento più sacro dell’alimentazione prendono vita mani, braccia, corpi che si spingono all’esterno. Il risultato dell’opera è stato possibile grazie all’utilizzo di un forno appositamente costruito che ha determinato sfumature di colore e risultati tattili imprevedibili.
Sarà possibile osservare l’opera di Zanella all’interno della grande esposizione della Collezione Premio Cairo. Dal 14 al 19 ottobre presso il Museo della Permanente di Milano, si può accedere gratuitamente per osservare tutti gli artisti selezionati dal mensile Arte: Beatrice Alici, Luca Boffi, Martina Cassatella, Guendalina Cerruti, Marco Eusepi, Marco Giordano, Simone Gori, Jack Lumer, Dario Maglionico, Rachele Maistrello, Daniele Marzorati, Margherita Mezzetti, Jimmy Milani, Francis Offman, Chiara Peruch, Mattia Sinigaglia, Danilo Stojanović, Alessandro Teoldi, Natália Trejbalová, Maria Giovanna Zanella.
Nata a Schio nel 1991, Maria Giovanna Zanella si è formata attraverso discipline artistiche che comprendono la scultura e la pittura. Nel 2012 si è iscritta all'Accademia di belle arti di Venezia, dove ha conseguito nel 2017 il diploma di II livello con indirizzo pittura. È arrivata all’opera in concorso per il Premio Cairo indagando temi a lei cari: la precarietà della fisicità dei corpi.
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