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La legge del desiderio, il nuovo saggio di Claudia Placanica, contro la transizione di genere e il transumanesimo

Obiettivo del libro è far emergere il contesto in cui la teoria di genere si sviluppa come volontà di rottura con costrutti sociali prodotti da una società oppressiva e gerarchica

19 Settembre 2024

La legge del desiderio, il nuovo saggio di Claudia Placanica:

Tanti saggi e articoli hanno per oggetto la teoria di genere e le sue implicazioni: essi descrivono fatti e iniziative analoghi, ma differiscono per una diversa attenzione verso leggi, regolamenti, sentenze che sono la pericolosa trama in cui si sta strutturando un nuovo sistema valoriale. Il limite di queste trattazioni, sebbene spesso apprezzabili, è l'assenza di riferimenti storico-sociali e culturali. Ecco perché ho concepito un'opera, non voluminosa, ma tale che potesse finalmente chiarire i processi storico-sociali, culturali, antropologici e intellettuali nel cui alveo si fa spazio una teoria pericolosa. Con questo saggio, infatti, ho voluto indagare, non solo le espressioni più recenti e aggiornate di fenomeni quali la teoria e la transizione di genere, l'orientamento sessuale, la sessualizzazione precoce e il transumanesimo, ma ho voluto far emergere il contesto e le origini da cui la teoria di genere si sviluppa come volontà di rottura con quelli che, la filosofia post-strutturalista e decostruzionista, ha descritto come costrutti sociali prodotti da una società oppressiva e gerarchica. 

Dunque: da un lato espongo i fatti più recenti nell'ambito dell'affermazione di figure dall'identità fluida e della sessualizzazione precoce di cui è imbevuta la cultura pop, ovvero film, serie TV, film d'animazione, video musicali, passerelle di moda, influencer; dall'altro lato - e qui sono rinvenibili le caratteristiche originali del saggio - mi soffermo, non solo sul percorso storico, sociale e culturale che ha creato lo spirito nordamericano da cui provengono queste tendenze, ma rimuovo la membrana che ha celato le ideologie filosofiche che hanno veicolato quei concetti.

Concetti e istanze promossi e resi legge dalle istituzioni sovranazionali che spingono i governi nazionali verso percorsi legislativi "inclusivi". La teoria di genere - come tutti sanno - nasce negli anni Cinquanta negli Stati Uniti dietro sollecitazione di alcune teorie filosofiche che, alla fine degli anni Sessanta, incrociano il femminismo radicale della seconda ondata cui si aggregano le associazioni omosessualiste e la comunità LGBT, incrociano la temperie sessantottina e la società consumista e, negli anni Ottanta, incrociano la società dello spettacolo che eleva la vittima ad eroe. Sono queste le premesse su cui poggia il successo della teoria di genere, una teoria che, per la prima volta nella storia della nostra civiltà, sovrappone l'idea alla realtà e l'artificio alla natura.

Ma l'analisi post-strutturalista e la lobby psicanalitica hanno reso possibile anche lo sdoganamento della pedofilia come ultimo traguardo decostruzionista. Si parla anche del nuovo paradigma del brutto come orizzonte estetico del transumanesimo e dell'illusione dell'autodeterminazione del corpo, simulacro in cui inscrivere la propria testimonianza solipsistica ed autoriferita, condita dell'aspirazione all'unicità come simbolo eversivo in un mondo omologato e privo di slanci vitali.

Il desiderio della fine e la fine del desiderio sono la maledizione di una società che, nel cupio dissolvi nichilista troverà la dissoluzione di un desiderio destinato a non appagare più. L'unica ambizione partorita da questo Zeitgeist sarà quella di ripristinare il contatto con la realtà. Una visione non moralista né cattolica, filtro quasi costante di tutte le trattazioni (ecco un'altra caratteristica originale del mio lavoro!). Il saggio si chiude, infatti, ipotizzando le possibili risposte a questa lenta e inesorabile deriva della società occidentale.

Chi è Claudia Placanica

Vive a Pistoia dove è docente di lettere nelle scuole superiori. Studia socio-culture contemporanea e svolge attività politica; è autrice e curatrice di testi di critica cinematografica, artistica e teatrale. È stata membro di un'associazione teatrale cittadina, ha fatto alcune piccole parti in film di Fellini e Steno. Autrice di testi e cantante per un duo musicale elettronico, ha collaborato anche con altri musicisti della scena elettronica; è stata ospite per due volte del libro-rivista "Night Italia" contesti e autoscatt

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