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“Donna che legge in treno" di Edward Hopper, un’altra opera introspettiva del maestro statunitense

Le persone di Hopper danno l'impressione di essere persone che tentano di sfuggire a qualcosa, sembrano non riuscire a mettere ordine nelle loro vite. Fuggono dalla società degli altri e vorrebbero sfuggire a se stessi. Stanno andando da qualche parte senza poter arrivare

11 Agosto 2024

“Donna che legge in treno" di Edward Hopper, un’altra opera introspettiva del maestro statunitense

“Donna che legge in treno" di Edward Hopper

“Donna che legge in treno" (titolo originale in inglese "Compartment C, Car 293") e' un dipinto di 50,8X45,7cm realizzato nel 1938 dal pittore statunitense Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – Manhattan, 15 maggio 1967). Il dipinto fa parte della collezione privata della IBM Corporation custodita presso la sede centrale di IBM North Castle Drive, MD-NC119 Armonk, New York 10504-1785. US.

Nel suo diario Jo, la moglie dell'artista, annotava che Hopper, il 16 marzo 1938, cominciava a dipingere una piccola tela con una ragazza su un pullman: lei stessa era la modella. Edward aveva già rappresentato l'interno di un treno in alcune incisioni, come "Night on the El train" e "House tops", e illustrazioni di diversi anni prima.

Nel presente dipinto una donna elegantemente vestita è seduta nello scompartimento di un treno, intenta a sfogliare una rivista. La tonalità dominante del quadro è il verde. In uno dei disegni preparatori la donna è raffigurata mentre guarda fuori dal finestrino; la soluzione finale, nel dipinto, è chiaramente un tentativo di dare alla figura un senso di introspezione che altrimenti non avrebbe avuto. I numerosi disegni preparatori di questa tela ritraggono le sembianze di Josephine, la moglie dell'artista.

Hopper è stato attratto dallo stato d'animo introspettivo in cui sembra metterci il viaggio. Ha catturato l'atmosfera di carrozze semivuote che si fanno strada attraverso un paesaggio: il silenzio che regna all'interno mentre le ruote sbattono a ritmo sui binari all'esterno, il sogno alimentato dal rumore e la vista dai finestrini - un sogno in cui noi sembriamo stare al di fuori del nostro io normale e avere accesso a pensieri e ricordi che potrebbero non emergere in circostanze più stabili. La donna in questa opera di Hopper  sembra in un tale stato d'animo, mentre legge la sua rivista e sposta lo sguardo tra la carrozza e la vista.

Le persone di Hopper danno l'impressione di essere persone che tentano di sfuggire a qualcosa. Sono coinvolti in se stessi e sembrano non riuscire a mettere ordine nelle loro vite. Fuggono dalla società degli altri e vorrebbero sfuggire a se stessi. Non sono davvero a casa da nessuna parte, né in una stanza né fuori, né al lavoro né al gioco, né da soli né con gli altri. Ecco perché sono in movimento. La loro casa è una stazione ferroviaria, un ristorante sull'autostrada, una stazione di servizio, un hotel o un motel, uno scompartimento ferroviario, uno snack bar, un foyer di un teatro, un cinema.

Stanno andando da qualche parte senza poter arrivare. Hanno tratti della personalità che sembrano escludersi a vicenda. Sono mobili e irrequieti, ma staticamente legati a un luogo da cui probabilmente non fuggiranno mai.

Di Giovanni Conticelli.

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