16 Maggio 2024
Per la prima volta Roma si ritrovò a combattere la peggiore delle guerre, quella civile, e come spesso accade ancora adesso il vincitore fu spietato facendo rappresaglie di massa.
Capitolo XX
MARIO E SILLA / I GUERA CIVILE
Questa pe’ l’Urbe fu la prima vorta
che je marciò contro propio u’ Romano:
a Silla nu’ je annò giù la storta
fatta da Mario¹: vennero a le mano
e vinze facirmente co’ l’ajuto
avuto da Pompeo. Fu ‘n dittatore
vero, tra li peggio in assoluto,
e ammazzò chi j’era oppositore:
decine de mijara de perzone
che presero parte a la rivorta
fureno bollate in proscrizzione
e massacrate a cento pe’ vorta.
Quarcuno commentò doppo ‘st’azzione:
“La repubbrica, oramai, è morta!”
NOTE:
¹ Mitridate Eupatore dichiarò guerra a Roma. L’incarico di occuparsi di lui spettava per legge a Silla, ma Mario cambiò le carte in tavola. Silla per far valere i propri diritti marciò su Roma e la città precipitò nella guerra civile.
PARAFRASI – MARIO E SILLA / I GUERRA CIVILE
Questa fu la prima volta che un Romano marciò contro l’Urbe. A Silla non piacque il tradimento di Mario: combatterono e Silla vinse facilmente con l’aiuto di Pompeo. Fu un vero dittatore, tra i peggiori in assoluto, e trucidò i suoi oppositori: decine di migliaia di persone che parteciparono alla rivolta furono schedate nelle liste di proscrizione e massacrate a cento per volta. E qualcuno commentò dopo questi fatti: “Questa è la fine della repubblica!”
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia