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Fortunato Ortombina nominato nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano come anticipato dal GdI, Chailly in carica fino al 2026

La nomina doveva partire da febbraio 2025 ed è slittata ad agosto 2025 in base all'accordo trovato tra Sangiuliano e Sala, inizialmente ispirato alla "piena sintonia", come anticipato dal Giornale d'Italia, prima dello strappo dell'8 aprile 2024

16 Aprile 2024

Fortunato Ortombina nominato nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano come anticipato dal GdI, Chaily in carica fino al 2026

Fortunato Ortombina (fonte imagoeconomica)

Fortunato Ortombina, attuale guida della Fenice di Venezia, sarà il nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala, come anticipato da Il Giornale d'Italia. Dominique Meyer resterà in carica fino al 1° agosto 2025. Il direttore musicale, Riccardo Chailly, rimarrà in carica fino al 2026 quando è previsto un cambio di direzione con Myung-Whun Chung in pole o Daniele Gatti.

Fortunato Ortombina nominato nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano dopo Meyer

Fortunato Ortombina assumerà l'incarico di sovrintendente designato dal primo settembre di quest'anno. Lo ha annunciato il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo il cda che ha votato la nomina. Il contratto dell'attuale sovrintendente Dominique Meyer prosegue fino alla scadenza del 28 febbraio 2025 e gli è stata offerta la proroga fino al 1° agosto 2025, dunque a pochi giorni dal suo settantesimo compleanno.

La nomina doveva partire da febbraio 2025 ed è slittata ad agosto 2025 in base all'accordo trovato tra Sangiuliano e Sala, inizialmente ispirato alla "piena sintonia", prima dello strappo dello strappo dell'8 aprile 2024, quando il cda non ha votato. Nella riunione di lunedì 8 aprile 2024, il sindaco Giuseppe Sala aveva proposto ai consiglieri la proroga di un anno dell'attuale sovrintendente Dominique Meyer e del direttore musicale Riccardo Chailly, facendo slittare al 2026 l'arrivo come sovrintendente di Fortunato Ortombina e come direttore musicale del maestro Daniele Gatti. Proposta di Sala che, da indiscrezioni raccolte da Il Giornale d'Italia, era stata condivisa dal Cda ma non messa ai voti dato che prolungando fino a fine febbraio 2026 la nomina di Meyer si sarebbe andati incontro ad un problema relativo all'età del sovrintendente. Questi, infatti, compirà 70 anni ad agosto 2025 e nel 2026 avrà superato il limite d'età imposto dal decreto per i manager delle fondazioni lirico-sinfoniche. Un paletto che ha già portato ad un contenzioso legale con il sovrintendente del San Carlo di Napoli, Stéphane Lissner

Lunedì Meyer ha a lungo parlato con il sindaco Sala e gli ha assicurato, anche in una lettera che gli ha consegnato, la volontà di restare fino all'ultimo giorno del suo mandato (28 febbraio). Si è invece preso un po' di tempo per riflettere sulla proposta della proroga fino al 1° agosto 2025.

"Auguri a Fortunato Ortombina, il suo ufficio è pronto", ha detto il sovrintendente uscente della Scala Dominique Meyer, che al suo successore ha già fatto preparare un badge di ingresso e uno studio perché possa lavorare nelle migliori condizioni possibili.

La nomina del nuovo sovrintendente è durata molto tempo ed è stata ricca di colpi di scena, tutti documentati dal Giornale d'Italia in anticipo. L'obiettivo di Beppe Sala con la nomina di Ortombina è "il bene del teatro".

Il ministro Sangiuliano ha espresso "soddsfazione per la soluzione trovata, in quanto tiene conto sia del rispetto della legge e delle esigenze di rinnovamento che di un riconoscimento per l'ottimo lavoro svolto da Meyer".

Fortunato Ortombina sovrintendente della Scala, Sala: "Nomina fatta per il bene del Teatro"

"Abbiamo fatto tutto per il bene della Scala, per la dignità e la correttezza", ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala al momento della nomina. "Abbiamo teso ad allineare la scadenza di soprintendente con la scadenza di direttore musicale - ha aggiunto -. In questo caso i tempi possono essere diversi e questo dipende da logiche di programmazione. Il consiglio ad oggi autorizza una proroga a inizio stagione 2026-27 del maestro Riccardo Chailly in qualità di direttore musicale". "Il consiglio, d’accordo con Ortombina, dà un’indicazione sul successore del maestro Chailly indicando il maestro Daniele Gatti, ma gli atti devono essere fatti dal sovrintendente designato - ha proseguito Sala -. Ortombina, arriva dal 1° settembre e sarà lui formalmente a portare al Consiglio la proposta di Daniele Gatti come futuro direttore musicale, nome su cui c’è accordo tra consiglio e Ortombina".

Sulla questione del direttore generale e artistico della Scala "oggi non ne abbiamo parlato - ha riferito Sala -. Sulla base della mia esperienza è chiaro che le organizzazioni si fanno costruendo al meglio un modello organizzativo, che si adatti all’ente o alla società, ma le organizzazioni dipendono anche dalle persone che vengono scelte. Per esempio Meyer si è fatto carico totalmente della gestione amministrativa e dei rapporti con i sindacati in questi anni e lui stesso alla fine non è stato per niente contrario alla rinuncia del direttore generale, anzi mi pare che sia stato favorevole. Con Ortombina sarà così? Magari no». «Io nel colloquio con Ortombina ho discusso della possibilità di ripristinare il ruolo del direttore generale e ad oggi mi pare che non sia contrario ad avere un direttore generale - ha aggiunto Sala -. Il mio consiglio ad Ortombina è: pensiamo a ripristinare il ruolo del direttore generale, vediamo se lui è favorevole". Quanto al direttore artistico "non ne abbiamo ancora discusso. I sovrintendenti normalmente non amano l’idea di avere un direttore artistico, hanno ragione, non hanno ragione... va affrontato caso per caso", ha concluso.

Chi è Fortunato Ortombina, nuovo sovrintendente della Scala

Fortunato Ortombina, classe ’60, mantovano di nascita, ha fatto studi musicali al Conservatorio Arrigo Boito e all’Università di Parma, e nella stessa città ha lavorato al Teatro Regio, dal 1980 al 1997, ricoprendo diversi ruoli che vanno dal professore d’orchestra, all’artista del coro, dall’aiuto maestro del coro al maestro collaboratore (suggeritore, maestro di sala e di palcoscenico). Dal 1988 al ’90 ha collaborato al Festival Verdi con ricerche e pubblicazioni sulla civiltà musicale di Parma negli anni della formazione di Giuseppe Verdi. Dal 1990 al 1998 ha lavorato all’Istituto nazionale di studi verdiani applicandosi allo studio e alla trascrizione degli autografi del compositore. È sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia da novembre 2017, affiancando il ruolo precedente di direttore artistico che ricopriva già dal gennaio 2007. Sempre alla Fenice, dal 2001 al 2002, era stato direttore della programmazione artistica.

Chaily direttore musicale in carica fino al 2026

Rimarrà in carica in proroga fino a inizio stagione '26-'27 il direttore musicale Riccardo Chailly. "Lui farà la Prima del 2024 e del 2025, mentre la prima del 2026 la farà il nuovo direttore musicale", ha spiegato Sala.

Fortunato Ortombina, chi è il nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala dopo Dominique Meyer

Fortunato Ortombina è Sovrintendente del Teatro La Fenice da novembre 2017 ed anche Direttore Artistico, carica che ricopriva già da gennaio 2007. Ha compiuto gli studi musicali e umanistici al Conservatorio Arrigo Boito e all’Università di Parma. Dal 1980 al 1997 ha lavorato al Teatro Regio di Parma in qualità di professore d’orchestra, artista del coro, aiuto maestro del coro e maestro collaboratore (suggeritore, maestro di sala e di palcoscenico). Si è laureato in Lettere a pieni voti con lode nel 1987 con una tesi sul Teatro d’opera in Italia durante l’occupazione napoleonica, e seguendo corsi di filologia verdiana con Philip Gossett.

Tra il 1988 e il 1990 ha collaborato al Festival Verdi con ricerche e pubblicazioni sulla civiltà musicale di Parma negli anni della formazione di Giuseppe Verdi. Successivamente ha preso parte al progetto di edizione delle opere di Giacomo Meyerbeer promosso dalla Ricordi di Monaco di Baviera e dall¹Università di Bayreuth. Dal 1990 al 1998 ha lavorato all’Istituto nazionale di studi verdiani con particolari responsabilità sia per lo studio e la trascrizione degli autografi del compositore, tra cui l¹abbozzo della Traviata, sia per la pubblicazione dei suoi carteggi con Giulio Ricordi, Salvadore Cammarano e Antonio Somma. Nel 1993 ha pubblicato l’unico autografo ad oggi conosciuto di Verdi su testo di Alessandro Manzoni, «Sgombra, o gentil», uno studio sulla genesi di Rigoletto e parte della biografia verdiana pubblicata nel cd rom Verdi realizzato dalla De Agostini. La pratica teatrale e gli studi musicologici hanno determinato nel loro complesso una formazione e un profilo professionale per i quali è stato chiamato ad assumere incarichi in alcuni tra i maggiori teatri d’opera italiani.
Dal 1997 al 1998 è assistente musicale della direzione artistica del Teatro Regio di Torino; dal 1998 al 2001 è segretario artistico del Teatro San Carlo di Napoli; dal 2001 al 2002 direttore della programmazione artistica del Teatro La Fenice; dal 2003 al 2007 coordinatore della direzione artistica del Teatro alla Scala di Milano; dall’anno accademico 2005-2006 al 2009-2010 ha insegnato Storia dei sistemi produttivi musicali alla Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia.

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