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Marxisti, non cambiate mai

Le contestazioni alla presentazione del mio romanzo sono la conferma dell'incapacità dei marxisti di rispettare opinioni diverse dalle loro

27 Febbraio 2024

Marxisti, non cambiate mai!
Se uno scrittore, alla presentazione di un suo romanzo, dopo avere parlato del suo romanzo, parla di temi politici, voi lodate il suo impegno di intellettuale, a condizione che ripeta a pappardella la vostra versione, che è quella di Fabio Fazio, Walter Veltroni e Roberto Saviano.
Se però uno scrittore vi spiega, pacatamente, che nella Palestina Ottomana 8/10 della popolazione era musulmana e soltanto 1/10 ebrea, voi - che siete andati in giro per tutta la vita con la kefiah per solidarietà verso Yasser Arafat - vi indignate e mi attaccate dicendo che vi sentite violentati, siete venuti ad ascoltare la presentazione di un romanzo e non un comizio. Ma questo ancora non vi basta, fate le maestrine e dite che le presentazioni non si fanno così.
Ieri molte cose sono andate per il verso storto e io ho perso la pazienza. Ma sarebbe ora che vi accorgeste che è in corso un genocidio e voi - i paladini della causa palestinese - siete passati dalla parte dei peggiori sionisti.
Io condanno le manganellate di Pisa - ben sapendo che tutta l'attenzione mediatica è stata orchestrata ad arte dal vostro carrozzone del kitsch - e voi ve la prendete perché dichiaro che la responsabilità è del Presidente della Repubblica (uno dei vostri, un cattocomunista).
Voi siete i padroni assoluti della mistificazione, al punto che Piersilvio Berlusconi fa offerte al vostro portavoce televisivo numero uno, ammettendo implicitamente che la destra è incapace di portare un Paolo Del Debbio o un Nicola Porro all'eccelso livello di Fabio Fazio.
Il pensiero unico diffuso a reti unificate, le uniche divergenze su quisquiglie, la stessa ignobile e servile linea politica filo atlantista e bellicista.
Attaccandovi io mi gioco la magra possibilità di diventare uno scrittore, perché tutto il mondo editoriale - come quello dei media - l'avete lottizzato da decenni. Così scompare la letteratura borghese (in Italia già una rarità), vengono portati sotto le luci della ribalta - grazie a campagne di marketing - i pietosi lamenti di casi umani, che stanno alla letteratura come uno stronzo sta alla salsiccia: forma simile, gusto diverso.
Ho sbagliato a perdere la pazienza, non ne vale assolutamente la pena.
il mondo è ormai diviso in due: da una parte quelli che hanno un'idea (magari confusa ma pur sempre un'idea) di quello che sta succedendo, dall'altra quelli che non hanno capito niente, stanno sempre dalla parte sbagliata della Storia, si credono informati perché leggono i quotidiani mainstream e pretendono di silenziare uno come me, che più lo manganelli più migliora, come il polpo.
L'Italia è una bella democrazia, fondata sui vostri pregiudizi.
di Alfredo Tocchi, 27 febbraio 2024

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Commenti all'articolo

  • Klaus Petrov

    27 Febbraio 2024 - 13:47

    Una risposta di Fusaro a questo delirio si può avere ?

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