11 Febbraio 2024
"Ritratto di Margaret Wittgenstein”, di Gustav Klimt
Il “Ritratto di Margaret Wittgenstein” (“Porträt der Margarethe Wittgenstein”) è un dipinto a olio su tela (179,8 × 90,5 cm) commissionato dal magnate austriaco Karl Wittgenstein a Gustav Klimt (Baumgarten, 14 luglio 1862 – Vienna, 6 febbraio 1918) nel 1905, in occasione delle nozze della figlia Margarethe. È conservato presso la Neue Pinakothek (Barerstraße, quartiere di Maxvorstadt) di Monaco di Baviera.
Margarethe Wittgenstein era la quinta dei nove figli di Karl Wittgenstein ed Ermine Kalmus nonché sorella maggiore -ovviamente- dell’ultimo dei nove fratelli Ludwig Josef Johann (Vienna, 26 aprile 1889 – Cambridge, 29 aprile 1951) che diventerà il famoso filosofo e logico autore in particolare di contributi di capitale importanza- come il “Trattato logico matematico” e le “Ricerche filosofiche” - per la fondazione della logica moderna e della filosofia del linguaggio e considerato da alcuni, specialmente nel mondo accademico anglosassone, il massimo pensatore del XX secolo.
Margarethe Wittgenstein nacque nel 1882 e la sua, all’epoca, era una delle famiglie più ricche d'Europa, la cui ricchezza, in Europa ed in tutto l’Impero Austro Ungarico, era superata solo da quella della famiglia Rothschild. Margarethe, Ludwig e i loro fratelli crebbero nell'imponente Palais Wittgenstein a Vienna - l'edificio oggi non esiste più, anche se sono sopravvissute alcune immagini sia dell'esterno che dell'interno. Il loro padre, Karl Wittgenstein, era un titano dell'industria siderurgica, deciso a lasciare un'eredità attraverso i suoi figli, tutti molto brillanti; tre di loro finirono però per suicidarsi a causa delle pressioni paterne e ciò fece si che i figli minori , tra cui Ludwig, furono da lui lasciati liberi di seguire la propria indole.
Karl Wittgenstein era anche un rinomato mecenate delle arti, il che portò la casa di famiglia a riempirsi di dipinti, sculture e spesso anche degli stessi artisti.
Ludwig, il filosofo, rifiutò la sua parte di eredità dopo la morte del padre e visse una vita umile (e talvolta dura).
Per mezzo del loro ingente patrimonio, i Wittgenstein esercitarono così con continuità un'attività di mecenatismo a favore di musicisti e pittori; ad esempio Karl Wittgenstein aveva finanziato la costruzione del Palazzo della Secessione a Vienna e la realizzazione del pannello “Filosofia” da parte di Gustav Klimt che frequentava abitualmente la loro casa.
Il 7 gennaio 1905 Margarethe sposò l'industriale newyorkese Jerome Stonborough (è per via di questo matrimonio che il suo nome è spesso scritto con la grafia inglese "Margaret" anziché con quella tedesca "Margarethe”). In questa occasione, poco prima del matrimonio, Klimt dipinse su commissione del padre della sposa questo famoso ritratto.
Il dipinto, tuttavia, non piacque a colei che ne era il soggetto, e venne relegato in una soffitta.
Nel 1960, dopo la morte di Margaret Stonborough-Wittgenstein, fu acquistato dalla “Neue Pinakothek” di Monaco di Baviera, dove - come detto- è tuttora esposto.
Nel mondo dell’arte il dipinto è però considerato tra i «più ragguardevoli e più concentrati» di Gustav Klimt.
Di Giovanni Conticelli.
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