04 Luglio 2023
L’atteso evento di riapertura è previsto per oggi, dopo tre secoli di porte chiuse. La scelta della data non è certamente casuale: fu proprio il 4 luglio 1667 che Stradivari, dopo essersi unito in matrimonio con Francesca Ferraboschi, fece ingresso nell’edificio di corso Garibaldi 57 a Cremona in cui allestì il suo primo laboratorio. Qui, il liutaio costruì i suoi strumenti più pregiati: il Clisbee del 1669, la viola Mahler del 1672, diverse chitarre e, soprattutto, i violini decorati Sunrise ed Hellier, rispettivamente del 1677 e 1679. A curare l’appuntamento è la Fondazione Casa di Stradivari che ha ristrutturato l'immobile, dandogli una nuova vita e tante opportunità. Diventerà un centro di promozione artistica e accoglierà giovani artigiani attraverso percorsi di formazione e specializzazione, legati ai temi della tutela della trasmissione del sapere tra scuola e bottega e del rapporto tra musicisti e liutai. Dal prossimo autunno gli spazi di Casa Stradivari ritroveranno la loro antica vocazione: giovani liutai potranno frequentare un corso di diciotto mesi per costruire strumenti ad arco, seguiti da Maestri di chiara fama internazionale che si occuperanno del progetto di analisi acustica degli strumenti nelle varie fasi di lavorazione. Nel quadro del programma verranno inseriti seminari e approfondimenti aperti a tutta la comunità liutaria, in collaborazione con altre realtà del territorio. Ma il vero obiettivo è riportare l’antica dimora allo spirito originario, con la possibilità di organizzare visite e progetti culturali.
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