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“Dinamismo di un calciatore” di Umberto Boccioni, il futurista amato dagli americani

Scomparso in giovane età comprese subito che Milano con la sua dinamicità era il posto giusto dove potere esprimere pienamente la propria arte

22 Aprile 2023

“Dinamismo di un calciatore” di Umberto Boccioni, il futurista amato dagli americani

“Dinamismo di un calciatore” è un dipinto olio su tela 193,2 x 201 cm di Umberto Boccioni (Reggio Calabria 19 ottobre 1882 - Verona 17 agosto 1916) realizzato nel 1913. Oggi si trova al quinto piano del Museum of Modern Art (MoMA) di New York (l’indirizzo esatto è 11 West 53ma Strada Manhattan).


In questo lavoro un calciatore si smaterializza in un'atmosfera luminosa e tremolante, eccetto che per la sua gamba saldamente scolpita, al centro. Qui Boccioni offrì una dimostrazione di un principio che egli articolò nel suo testo del 1910 "Manifesto tecnico della pittura futurista": "Per dipingere una figura umana non devi dipingerla, devi rendere l'intera atmosfera circostante ... movimento e luce distruggono la materialità dei corpi ". Con pennellate punteggiate e colori caleidoscopici, il dipinto comunica l'energia animata dell’atleta.


Boccioni è pittore e scultore esponente di spicco del futurismo. I genitori di Umberto erano Raffaele Boccioni e Cecilia Forlani, originari di Morciano di Romagna (25 km da Rimini).Il padre, che lavorava come usciere di prefettura, fu costretto a spostarsi in Italia in base alle esigenze di servizio. Nell'autunno del 1907 Umberto per la prima volta va a Milano, dove da alcuni mesi abitano la madre e la sorella. Intuisce subito che è la città più di altre in ascesa e che corrisponde alle sue aspirazioni dinamiche. A Milano, nel corso degli intensi studi che porteranno alla pubblicazione del suo Manifesto futurista, produce anche il “Dinamismo di un calciatore”. Nel 1915 l'Italia entra in guerra. Boccioni, interventista, si arruola volontario, assieme a un gruppo di artisti, nel “Corpo nazionale volontari ciclisti automobilisti”, ma non ha occasione di entrare in combattimento. In una lettera dal fronte dell'ottobre 1915 il pittore scrive, che la guerra «quando si attende di battersi, non è che questo: insetti + noia = eroismo oscuro....»


Al MoMA - che ospita diversi importanti lavori di Boccioni- il dipinto arriva nel 1968 in quanto parte della collezione di opere d’arte donate al museo dai Signori Sidney ed Harriet Janis. Sidney Janis negli anni 30 aveva fatto parte dei giovani consiglieri e amici del MoMA. I Janis avevano acquisito   il dipinto alla loro collezione all’inizio degli anni 30 del ‘900 quando diversi Picasso ne facevano già parte. Ad essi era giunto dalla Svizzera probabilmente tramite lo scultore surrealista Italo-svizzero Alberto Giacometti che aveva avuto contatti diretti con i Boccioni in ambienti milanesi. 
 

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