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“Servizio da caffè”: il dipinto di Vallotton, lo svizzero sospeso tra i maestri fiamminghi ed il surrealismo

Il pittore apprezzato dai collezionisti per le sue nature morte dalle atmosfere oniriche che hanno influenzato l’opera di Henry Matisse

25 Marzo 2023

“Servizio da caffè”: il dipinto di Vallotton, lo svizzero sospeso tra i maestri fiamminghi ed il surrealismo

“Servizio da caffè” (“La service à café”) è un  olio su tela 43x33cm dipinto nel 1887 dal pittore svizzero Felix Vallotton  (Losanna 1865 - Neully-sur-Seine 1925).

Felix Vallotton nel 1882 si trasferì a Parigi, dove seguì i corsi di pittura dell'Académie Julian, in cui conobbe gli artisti che formeranno il gruppo dei “nabis” i quali si autodefiniranno i prosecutori dell’opera di Paul Gauguin. Nel 1885 partecipò per la prima volta al Salon di Parigi, famosa mostra di pittura e scultura che si tenne nel corso di tutto il XIX secolo nella capitale francese prima con cadenza biennale e poi, dal 1863 con cadenza annuale. Tra il 1888 e il 1890 lavorò al Louvre come copista: colpito soprattutto dagli artisti fiamminghi, sviluppò la sua naturale predisposizione per il disegno. Contemporaneamente si dedicò alla xilografia (incisioni su legno) sotto la guida di Charles Maurin e alle illustrazioni per libri e riviste. Scrisse anche tre romanzi. Nel primo decennio del 900 espose ripetutamente in Russia dove entrò in contatto con i maggiori collezionisti dai quali fu particolarmente apprezzato  per le sue nature morte  i cui colori tenui ed armonici, privi di prospettiva, per un verso rimandano ai maestri fiamminghi per un altro anticipano il surrealismo.
Gli è riconosciuta una grande influenza sull’opera di Henry Matisse. 


Il “Servizio da caffè” sebbene inserito nel catalogo del Metropolitan Museum of Art (in breve Met) di New York (1000  Fifht Avenue) non è attualmente esposto al pubblico ed è di proprietà di un collezionista privato. Il dipinto era in proprietà dell’autore al momento della sua morte e fu ceduto nel 1932 dai suoi eredi alla Signora Béatrice Mermod-Stoffels di Losanna. Questa lo regalò alla propria figlia Marie Madeleine de Preux-Mermod nel corso degli anni 60; l’opera dalla  collezione del Dottor Theo de Preux e Signora è stata poi trasferita all’attuale proprietario, ignoto al pubblico.  

di Giovanni Conticelli

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