15 Settembre 2022
Lucia Borgonzoni fonte: imagoeconomica
La fase pandemica ha messo in risalto le grandi difficoltà del settore della cultura, le quali preesistevano anche prima del Covid-19. A tal proposito, la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni osserva che la musica deve avere un ruolo maggiore all'interno del ministero.
Borgonzoni propone “non solo una direzione per le liriche sinfoniche e lo spettacolo dal vivo, ma anche una direzione per la promozione degli artisti emergenti. In città come Berlino, ad esempio, anche i live club sono riconosciuti come luoghi di cultura”.
La sottosegretaria cita il successo internazionale dei Maneskin, osservando come abbiano aperto nuovi spazi per l’Italia all’estero nell’ambito musicale e quindi “che il tax credit, oggi presente in forma piuttosto bassa, al 20%, vada ad aumentare per alcune categorie di artisti - prosegue -. Anche attraverso l'Ice, che oggi contribuisce troppo poco, bisognerebbe, inoltre, strutturare un fondo ad hoc che porti, anche attraverso gli istituti della Cultura, i nostri artisti all'estero. Non dimentichiamo che si tratta della diffusione della lingua italiana nel mondo, attività che, oltre ad avere un impatto culturale, aiuta qualunque tipo di rapporto economico di impresa”.
FIMI accoglie favorevolmente le dichiarazioni della sottosegretaria al Ministero per i Beni e le Attività culturali, Lucia Borgonzoni, in merito all'aumento del tax credit musicale per alcune categorie di artisti assegnando alla musica la necessità di assumere "un ruolo maggiore all'interno del Ministero", nonché l'introduzione di specifiche misure per l'export, grande opportunità per la musica italiana.
"Il tax credit è fondamentale nella costruzione di un'industria musicale sempre più innovativa ed esportabile" commenta Enzo Mazza, CEO FIMI "pertanto siamo lieti di accogliere la riprogrammazione delle priorità del Ministero: è tempo di investire in maniera strutturale sulle industrie creative e culturali”.
Lucia Borgonzoni prosegue annunciando l’avvio di una serie di bandi per le industrie culturali creative. “Il primo di 115 milioni – afferma - per le industrie culturali creative è pensato per interventi di digitalizzazione e relativi al green, il secondo step di 40 milioni sarà centrato sulla formazione”. Le linee guida del bando saranno pubblicate pubblicheremo sul sito della direzione generale Creatività Contemporanea, darà possibile presentare le domande dal 3 novembre al 3 febbraio.
"C'è ottimismo per la candidatura della lirica a bene tutelato dall'Unesco, ora lanciamo anche la candidatura per i giochi di strada e speriamo che, entro quest'anno con la prossima seduta Unesco, possa arrivare il via libera" continua Lucia Borgonzoni. "Abbiamo un ufficio molto competente al ministero - sottolinea ancora - che ha bisogno di un aumento di personale, altrimenti rischiamo di perdere competenze importanti". Secondo Borgonzoni anche il monitoraggio dei beni artistico culturali da satellite può essere esteso alla lirica. "Potremmo garantire una maggior tutela, pensiamo ad esempio all'Arena di Verona - sottolinea -. È un progetto che nasceva con la sperimentazione su Pompei. Abbiamo utilizzato fondi del Pnrr per una cabina di regia unica con sistemi satellitari per poter intervenire di fronte a movimenti provocati non solo dalla sismicità ma anche dai cambiamenti climatici, ad esempio provocati da bombe d'acqua. Faremo una centrale nazionale e attiveremo il sistema su più siti possibili, partendo da quelli patrimonio dell’umanità”.
I provvedimenti per la promozione all’estero riguardano anche il settore audiovisivo fa sapere Borgonzoni “L'idea è di calmierare il prezzo della serialità italiana con fondi pubblici e venderlo ad altre nazioni. Il prodotto turco la sta facendo da padrone sul mercato, nonostante il nostro sia di qualità. Occorre offrirlo ai mercati che lo chiedono, ad esempio nei Balcani, dove era normale vedere la serialità italiana grazie alla Rai, o il Nord Africa"
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