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Castello Sforzesco, la mostra "Leonardo Parlante" di D’Alessandro fa rivivere il Codice Trivulziano grazie alle sue parole-scultura

Grazie al Comune di Milano, alla Casa degli Artisti di Milano e al supporto della Fondazione Cariplo, il Castello Sforzesco diventa un libro aperto delle parole da ricordare del genio leonardesco

24 Ottobre 2025

Castello Sforzesco, la mostra "Leonardo Parlante" di D’Alessandro fa rivivere il Codice Trivulziano grazie alle sue parole-scultura

Dal Codice Trivulziano alla città: i vocaboli «altrimenti smarriti» di Leonardo rinascono come arte pubblica. Castello Sforzesco, Comune di Milano e Casa degli Artisti di Milano presentano la mostra dell’artista e studiosa Sabrina D’Alessandro che mette in luce uno degli aspetti meno conosciuti del genio rinascimentale, trasformando Milano nel libro aperto delle sue parole da ricordare. 

Con la mostra Leonardo Parlante, Sabrina D’Alessandro, attraverso il suo progetto URPS, Ufficio Resurrezione Parole Smarrite, accende i riflettori sull’aspetto meno noto del genio rinascimentale: quello di collezionista di vocaboli. Un Leonardo che, durante la sua permanenza a Milano, per arricchire il proprio lessico, trascrisse circa ottomila termini sotto forma di lunghe liste nel Codice Trivulziano 2162, il suo libretto di appunti oggi conservato presso l’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano. La mostra è frutto di una ricerca inedita tra lessicografia e arte visiva, che restituisce alla memoria le parole di Leonardo attraverso installazioni e affissioni pubbliche.

Le parole di Leonardo e l’arte di Sabrina D’Alessandro

I vocaboli annotati nel Codice Trivulziano erano per Leonardo parole da ricordare. Ed è appunto per non dimenticarle che l’autrice ne restituisce una parte agli occhi e alla memoria della collettività, rendendole ‘parlanti’ a tutti: rarità lessicali e latinismi come merore, vivore, salvatico, plenitudine; "parole smarrite benché utilissime alla vita sulla Terra" per Sabrina D’Alessandro, che le espande al di fuori del manoscritto trasformandole in oggetti fisici, visibili, in dialogo con gli spazi del Castello Sforzesco e poi oltre, portandole nel tessuto urbano attraverso il sistema di affissioni comunali. Le parole annotate da Leonardo, custodite per secoli nel Codice Trivulziano, tornano così a vivere nello spazio pubblico attraverso una ricerca inedita, che fa di Milano la città della parola leonardiana, connubio fra identità storica e contemporaneità.

Parole-scultura di Sabrina D’Alessandro saranno esposte nel Cortile delle Armi e nella Corte Ducale del Castello Sforzesco di Milano. Salvatica, in terracotta, prende il nome da un vocabolo del Codice Trivulziano; salvatico letteralmente significa selvatico, silvestre, ciò che nasce spontaneamente senza intervento dell’uomo ma, in un gioco linguistico, Leonardo lo interpretò come "quel che si salva". L’opera, installata nel Cortile delle Armi, custodisce al suo interno altre parole smarrite annotate dal genio rinascimentale, rendendole tutte, simbolicamente, ‘salve’. I vocaboli sono combinati a coppie di due e posti in contrasto tra loro sul fronte e sul retro della scultura: definiscono qualità, attitudini, pregi e difetti umani, riprendendo le riflessioni leonardiane su etica e morale che si ritrovano nelle sue favole, nei bestiari, nelle profezie.

Vanagroria e Purità sono due installazioni collocate una di fronte all’altra nella vasca della Corte Ducale. La prima, in acciaio lucidato a specchio, esile e vana, si presenta come un gioco di riflessi e rimandi, simbolo di un’illusione destinata a dissolversi. Purità, in terracotta, solida e sobria sul lato opposto della vasca, rimanda a un passo leonardiano sugli elefanti, animali nobili che si immergono nell’acqua per purificarsi. L’opera diventa così metafora di rigenerazione e integrità, contrapposta alla leggerezza effimera di Vanagroria.

Parallelamente, Milano diventa teatro di una mostra a cielo aperto: attraverso il circuito di affissioni pubbliche, Sabrina D’Alessandro crea percorsi narrativi costruiti sulla sonorità e sul significato di parole scelte dal Codice Trivulziano. Citazioni da altri manoscritti di Leonardo accompagnano ciascun vocabolo per definirne o suggerirne il senso, trasformando così la città in un grande testo filosofico e visivo che invita a riscoprire le ricchezze della nostra lingua e a riflettere su temi come conoscenza, esperienza, vita, libertà. Per esempio, l’aggettivo infallante si collega alla sentenza leonardiana "Raro cade chi ben cammina" o la compiuta perfezione di plenitudine è evocata dal poetico frammento "Quando l’amante è giunto all’amato, lì si riposa".

Alla base del progetto c’è una ricerca inedita da parte dell’artista, un approfondito studio preliminare della valenza per Leonardo di alcuni termini riportati dallo stesso nelle liste lessicali del Codice Trivulziano e ricorrenti anche in altri suoi manoscritti. Inoltre, con Leonardo Parlante nel 2024 Sabrina D’Alessandro ha vinto il bando pubblico AAA - Atelier Aperti per Artista di Casa degli Artisti di Milano che si è concretizzato in una residenza durante la quale ha sviluppato la produzione della mostra. Il progetto è stato accolto anche da MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia che ha acquisito nella propria collezione la serie Fotopiuvoli Trivulziani e, da settembre 2025 a febbraio 2026, ospita l’artista nella mostra Scrittura Obliqua, mentre a ottobre approderà a Oslo, presso l’Istituto Italiano di Cultura, in occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, a conferma della portata internazionale di una ricerca che intreccia arte, linguistica e patrimonio storico.

La mostra Leonardo Parlante, ideata e curata da Sabrina D’Alessandro, è coprodotta in collaborazione con Casa degli Artisti di Milano, con il coordinamento di Lorenzo Vatalaro.

Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo.

Le installazioni al Castello Sforzesco sono state prodotte con il supporto di Palazzi Cieloterra e Ferro Design Milano.

Presentazione del progetto: 13 novembre 2025, h. 16.30 sala Weil Weiss, Castello Sforzesco

Sede: Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi e Corte Ducale 

Mostra diffusa: affissioni urbane nella città di Milano

Orari: ingresso libero ai cortili tutti i giorni dalle 07.00 alle 19.30 

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