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Eva Gonzalès, la mostra dedicata all'allieva di Manet alla National Gallery di Londra

La figura e l'opera di Eva Gonzalès, unica allieva di Edouard Manet (1832 – 1883), sarà al centro di una mostra alla National Gallery di Londra dal 21 ottobre al 15 gennaio 2023

04 Agosto 2022

Eva Gonzalès, la mostra dedicata all'allieva di Manet alla National Gallery di Londra

Eva Gonzalès, Risveglio mattutino (1876); olio su tela, 81,3×100 cm, Kunsthalle Bremen

L'esposizione "Discover Manet and Eva Gonzalès" sarà allestita nella Sunley Room per esplorare famosi dipinti attraverso una "lente contemporanea". La rassegna vedrà protagonista il ritratto di Eva Gonzalès (1849-1883) dipinto da Manet ma ha anche l'obiettivo di presentare nuove prospettive sulle artiste nella Parigi del XIX secolo, con opere di Elisabeth Louise Vigée Le Brun, Berthe Morisot e Laura Knight.

Eva Gonzalès, l'unica discepola di Manet

Sebbene fosse considerato il padre del Modernismo e una figura di spicco per la generazione impressionista, Manet ebbe come unica discepola Eva Gonzalès, che entrò nel suo studio nel 1869, all'età di 20 anni. Al momento della sua morte, 14 anni dopo, era diventata un'artista affermata a pieno titolo e il suo lavoro era spesso esposto con recensioni positive. "L'Eva Gonzalès" di Manet, un ambizioso dipinto a figura intera, fu eseguito l'anno in cui si incontrarono e fu esposto al Salon del 1870, dove raccolse la consueta miscela di aspre critiche e lodi.

La sezione introduttiva della mostra esamina le opportunità e le sfide affrontate dalle artiste nella Francia del Secondo Impero, oltre ad approfondire il dialogo artistico tra Manet e Gonzalès e la complessità della loro amicizia. Il clou della mostra esplora il modo insolito in cui Manet ha raffigurato la donna: è vestita con un abito bianco più adatto come abito da sera che per dipingere ed è seduta davanti al suo cavalletto intenta a dipingere una natura morta di fiori.

La rappresentazione di Eva Gonzalès da parte di Manet sarà quindi inserita in un contesto più ampio con autoritratti femminili dal XVIII all'inizio del XX secolo. Verranno inoltre presentati i risultati di una nuova campagna di esami scientifici del dipinto facendo luce sul processo creativo di Manet, rivelando la mano dell'artista nel raschiamento e nelle revisioni del dipinto.

Tramite la radiografia e la scansione a fluorescenza realizzate sul ritratto sono stati rivelati importanti (e fin qui non conosciuti) dettagli del metodo di lavoro di Manet. Nel ritrarre l'allieva e collega, il celebre pittore francese ebbe non poche incertezze e tentennamenti: si mise ripetutamente a lavorare sul suo viso, riavviando il processo più volte. Non solo: animato da quello che è stato definito come "il suo sforzo di creare un senso di spontaneità", rielaborò il disegno dei tessuti e degli arredi, modificandone le angolazioni di rappresentazione e introducendo oggetti ad hoc.

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