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Intervista ad Oscar di Montigny: “Ho scritto un libro affinchè tutti facciano del buon marketing, ricordandosi sempre di mettere al centro l’uomo”

Di Montigny ha scritto il libro 6x2 – Sei brevi lezioni da due maestri del marketing, edito da Rizzoli, insieme ad Oscar Farinetti. In quest’intervista a Il Giornale d’Italia, ci racconta molto del suo stile di vita

02 Giugno 2022

Intervista ad Oscar di Montigny: “Ho scritto un libro affinchè tutti facciano del buon marketing, ricordandosi sempre di mettere al centro l’uomo”

Oscar Di Montigny è scrittore, divulgatore, keynote speaker internazionale, ideatore dell’Economia Sferica. È Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum e presidente di Flowe, società B-Corporation Certificata ®. Ha fondato Mediolanum Corporate University, riconosciuta come una delle migliori corporate university al mondo, e presiede Be Your Essence (BYE), una startup innovativa a vocazione sociale B-Corporation Certificata® che, attraverso progetti di humanovability, accompagna imprese e istituzioni in percorsi di rigenerazione.

Il libro 6x2 – Sei brevi lezioni da due maestri del marketing come e perché nasce?

«Le rispondo rifacendomi alle parole di Oscar Farinetti durante la presentazione al Salone internazionale del libro di Torino: marketing vuol dire to market, il gerundio di questo verbo fantastico che vuol dire mercanteggiare, con l’aggiunta di questo “ing” che dà proazione al tutto. In ogni campo occorre fare marketing, anche in famiglia serve fare marketing, in azienda o in società, per conquistare la fiducia dei tuoi figli o dei tuoi colleghi serve fare marketing. Noi nel nostro libro cerchiamo di raccontare le parole giuste per fare, secondo noi, un buon marketing.»

 

Cosa vorrebbe che il lettore imparasse da questo scritto?

«La sincerità, la trasparenza e la lealtà. Non è più il tempo di tentare di vendere qualcosa a qualcuno che non ha alcun bisogno di quel qualcosa, occorre cercare di donare qualcosa a qualcuno che sta davvero cercando quel qualcosa. Queste sono le suggestioni che abbiamo provato a scrivere, valide e utili per chiunque abbia qualcosa da offrire a un mercato, che si tratti di un prodotto o di un servizio, ma anche di un programma elettorale o di un sistema educativo o di un’idea.»

 

Com’è avvenuto l’incontro con Oscar Farinetti, co-autore?

«Noi c’incontriamo spesso per varie ragioni e in una di queste, mentre faceva una serie di lezioni per Scuola Holden, abbiamo considerato che la trascrizione di quelle lezioni si configurava già come un ottimo materiale di partenza per un libro che desse una nuova prospettiva a quanti, dopo due anni di vita nei bunker domestici, hanno bisogno di trovare nuovi stimoli per veder fiorire un rinnovamento importante in un contesto sociale che attualmente appare vecchio. In questo libro, Oscar e io partiamo da due angolature diverse per arrivare allo stesso goal.»

 

Lei è più per le parole o i gesti?

«Il linguaggio, e il marketing che del linguaggio si avvale, oggi più che mai hanno bisogno di verità. Ha bisogno di trasparenza, ha bisogno di lealtà. Serve che le narrative che noi costruiamo grazie all’uso delle parole trasferiscano verità, non trasferiscano illusioni. Il marketing forse in passato ha creato troppe cornici a discapito della sostanza, i grandi uomini di marketing sono stati capaci di vendere prodotti totalmente inutili, socialmente costose e ambientalmente impattanti. Invece oggi il marketing deve ritrovare l’orientamento e asservirsi alla nuova comunicazione che è quella della verità e della trasparenza.»

 

Tra Università, libri e divulgazione mette sempre al centro l’uomo. Perché questa scelta?

«Perché ritengo che i tempi siano maturi per fare evolvere il concetto di Economia Circolare in Economia Sferica: un nuovo modello economico “per-il-Bene” che si fonda sulla gratitudine e sulla consapevolezza della centralità dell’individuo, delle sue più intime e profonde aspirazioni, dei valori universali che lo devono guidare nel corso della sua esistenza. Ho più volte avuto modo di evidenziare che è sempre più urgente fare del bene e farlo bene, e agire in modo che la nostra vita lasci dei frutti significativi per l’insieme. È quindi un modello di economia sostenibile in quanto esprime la capacità di esistere insieme, nella relazione col tutto e non soltanto come parte a sé stante.

 

Padre di cinque figli, manager, imprenditore, speaker e professore. Ma Oscar di Montigny cosa vuole fare da grande?

«M’interessa solo produrre un impatto positivo sul mondo, e indurre, suggestionare, provocare gli altri ad assumersi la medesima responsabilità, ciascuno nella propria sfera di influenza individuale. Un impatto positivo é per me un impatto che produca un vantaggio utile per tutti e per tutto. Anche se non sempre ci sono riuscito, mi sono impegnato a farlo negli ultimi ventitré anni dei cinquantadue finora vissuti. Ma non fatemi diventare grande, che temo smetterei di farlo.»

 

 

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