30 Gennaio 2021
GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI
I PROBLEMI DELLA SCUOLA SPIEGATI CON I MISTERI DELLA FEDE
NOVE RACCONTI UMORISTICI
SOS di Martino Sgobba
Quando si giunge al richiamo SOS, vuol dire che c'è una situazione grave di emergenza che necessita di un soccorso immediato, solitamente questo richiamo viene formulato in maniera fortemente emotiva, molto concitata ed apprensiva manifestando tutto il timore della gravità del caso. Lo scrittore Martino Sgobba, docente e dirigente per lunghi anni, lancia con il suo libro un SOS, che richiama noi lettori a prestare attenzione ad un mondo di cui tutti conoscono l'esistenza, ma che in realtà necessiterebbe di essere esplorato nella sua interezza, perchè come ogni medaglia esso è costituito da una duplice faccia. Tutti conosciamo le finalità educative e formative della scuola, sappiamo quanti individui si muovono all'interno di quel contesto per consentire agli allievi di ogni ordine e grado il raggiungimento di obiettivi cognitivi e formativi indispensabili al loro sviluppo armonico: docenti, dirigenti, personale scolastico, tutti sono protesi nell'espletamento del proprio ruolo affinchè tutto il contesto scolastico possa risultare rispondente alle numerose variabili fondamentali che entrano in gioco nella determinazione della concreta prassi scolastica. Purtroppo però, il più delle volte, immancabilmente, come in ogni contesto si vengono a creare delle situazioni poco piacevoli perchè risultano essere non rispondenti all'efficacia del buon funzionamento dell'intero sistema. La scuola purtroppo vive anche una triste realtà in quanto in essa circolano e spaziano persone qualificate anche per i numerosi diplomi e attestati che fanno loro da cornice ma che purtroppo, non sono in grado di espletare il proprio ruolo con professionalità in quanto manca la dedizione al proprio lavoro, al proprio ruolo. Tanti di essi si ritrovano catapultati in quella realtà senza conoscere nemmeno le motivazioni di fondo che li hanno indotti ad occupare quel posto di lavoro non confacente alle proprie aspettative e alle personali attitudini, di conseguenza non riescono a dare in quel determinato ruolo il meglio di se' facendo sorgere tante situazioni problematiche fino a risultati a dir poco catastrofici. Fortunatamente la scuola, il più delle volte riesce a stabilire il giuso equilibrio grazie alla presenza di quei docenti, dirigenti e di quanti ruotano intorno che con la loro dedizione al lavoro, magari, unico scopo della loro vita, riescono a dare senza risparmiarsi il meglio di sé riuscendo così a sopperire alle innumerevoli mancanze. Questo è uno dei tanti pericoli in cui versa la scuola italiana, la preoccupazione del professore e preside del liceo è così tanta che lancia un SOS con il suo libro, ma non lo fa in maniera concitata, anzi, attraverso una interessantissima satira monografica pregna di una filosofia fondata proprio sull'approccio alla persona. Ci fornisce una coscienziosa, consapevole conoscenza del sistema scolastico che include una buona parte del genere umano i cui attori e protagonisti: docenti, genitori, dirigenti, alunni, personale ausiliario, vengono descritti in nove racconti sorprendenti e stupefacenti, molto esilaranti che personalmente definirei fantozziani e li annovererei nel filone della commedia italiana. Tutti gli aspetti poco edificanti della scuola, che desterebbero tanta perplessità e sconcerto a quanti ne venissero a conoscenza, vengono sdrammatizzati dallo scrittore che,servendosi della sua ironia colma di humour, e sintonizzandosi sulla sua grande potenza creativa, fa nascere dalla sua penna una forma di scrittura che, se pur capace di rivelare alcune crude verità, riesce a guadagnarsi tutte le risate dei suoi lettori, e non è da considerarsi da poco. Ciò che caratterizza e risulta straordinario nella narrazione, è l'invenzione ed il vasto assortimento dei cosiddetti nomi parlanti che grazie alle sue capacità logiche, associative, di osservazione e conoscenze psicologiche e relazionali, gli hanno consentito di tracciare i profili di ogni protagonista proprio come ha saputo fare durante il suo ruolo di docente nei confronti dei suoi allievi. Ogni personaggio descritto, risulta essere uno più esilarante dell'altro. Cosa pensare del preside Semenza che dalle esperienze prettamente culturali era lontano mille miglia o, dell'alunna Vandala, le cui reazioni erano di una forza violenta e selvaggia, e il non meno significativo nome dell'alunno Mesto incapace di dialogare ed esprimere il suo pensiero, quanto il nome del preside Altrove la cui presenza a scuola era quasi nulla?
SOS, un libro che ci viene in aiuto in questi nostri giorni tristi e angoscianti, si è offerto come una manna scesa dal cielo per restituirci un po' di sorriso sulle nostre labbra. GRAZIE
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