24 Novembre 2025
In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa. Nella maggior parte dei casi, il carnefice è il partner o l’ex. Questi numeri non sono solo statistiche: sono vite spezzate, famiglie distrutte, silenzi che gridano giustizia.
Secondo l’ISTAT, nel 2024 oltre 100 donne sono state vittime di femminicidio. Ma la violenza non è solo fisica: è psicologica, economica, verbale. Molte donne vivono in una prigione invisibile, temendo di denunciare per paura di ritorsioni o per mancanza di supporto.
La radice della violenza di genere affonda in stereotipi culturali, nella mancanza di educazione affettiva, e in una società che troppo spesso minimizza o giustifica comportamenti abusivi. La gelosia non è amore. Il controllo non è protezione.
● Educare fin dalla scuola al rispetto e all’empatia;
● Rafforzare le leggi e i centri antiviolenza;
● Rompere il silenzio: ogni voce conta.
La violenza non è un destino. È una scelta. E può essere fermata. Ogni gesto di rispetto, ogni parola di supporto, ogni denuncia è un passo verso una società più giusta.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia