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Marghera, arrestato 69enne che nel 2013 si amputò braccio per truffare assicurazione, condanna di 5 anni e 11 mesi per “mutilazione fraudolenta”

“Mutilazione fraudolenta della propria persona”. Una fattispecie che sembra uscita da un manuale di criminologia, ma che il codice penale contempla con chiarezza. Ed è proprio per questo reato che il 69enne di Marghera è stato condannato in via definitiva. L’uomo, nel 2013, si era tagliato un braccio con l’obiettivo di ottenere un maxi risarcimento

18 Novembre 2025

Marghera, arrestato 69enne che nel 2013 si amputò braccio per truffare assicurazione, condanna di 5 anni e 11 mesi per “mutilazione fraudolenta”

Polizia Marghera Fonte: Fb @questura di Venezia

È finito in carcere il 69enne veneziano che nel 2013 si amputò un braccio per inscenare un finto incidente e truffare la compagnia assicurativa. L’uomo, residente a Marghera, dovrà scontare una condanna definitiva a 5 anni e 11 mesi permutilazione fraudolenta della propria persona”. A inchiodarlo, oltre al gesto estremo compiuto 12 anni fa, una lunga serie di reati commessi tra Jesolo e Udine. Il provvedimento di carcerazione è stato eseguito nelle scorse ore. Il 69enne è ora detenuto nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia.

Marghera, arrestato 69enne che nel 2013 si amputò braccio per truffare assicurazione, condanna di 5 anni e 11 mesi per “mutilazione fraudolenta”

Mutilazione fraudolenta della propria persona”. Una fattispecie che sembra uscita da un manuale di criminologia, ma che il codice penale contempla con chiarezza. Ed è proprio per questo reato che il 69enne di Marghera è stato condannato in via definitiva. L’uomo, nel 2013, si era tagliato un braccio con l’obiettivo di ottenere un maxi risarcimento. La mutilazione, come gli altri episodi contestati, era stata inizialmente presentata come un incidente, ma il suo “curriculum” giudiziario aveva spinto gli inquirenti ad approfondire.

Alla condanna per la mutilazione si aggiungono altri capi d’imputazione: dal fraudolento danneggiamento di beni assicurati all’appropriazione indebita in concorso, fino a una serie di violazioni della legge n. 267 del 1942, l’ex normativa fallimentare, commesse fino al 2015. Elementi che hanno portato a un cumulo di pene pari a 5 anni e 11 mesi di reclusione.

Non era la prima volta che il 69enne finiva nel mirino della giustizia. I documenti giudiziari mostrano che in passato era stato coinvolto in episodi di simulazione di reato e danneggiamenti fraudolenti ai danni dell’assicurazione. Condotte risalenti all’estate del 2013, tra Jesolo e Udine, quando l’uomo aveva tentato di ottenere risarcimenti inventando incidenti e danni mai avvenuti.

La notizia dell’arresto ha colto di sorpresa i residenti del quartiere, una zona tranquilla a poca distanza dal centro storico di Venezia. Alcuni vicini hanno raccontato di aver notato nell’uomo segnali di forte stress: qualcuno riferisce di averlo visto “abbastanza provato”, anche se nessuno aveva immaginato un passato così complesso. “Sembrava una persona pacata”, ha commentato una signora del palazzo.

La compagnia assicurativa coinvolta ha avviato controlli su tutte le polizze stipulate dall’uomo negli ultimi anni. Finora non sarebbero emersi altri episodi sospetti, ma gli accertamenti proseguiranno nelle prossime settimane.

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