18 Novembre 2025
Fonte: youtube @ansa
Dopo la "scagionazione" del 20enne ritenuto erroneamente alla guida del Suv, sono due gli indagati per omicidio stradale nell’incidente avvenuto domenica all’alba in viale Fulvio Testi, a Milano, costato la vita al 19enne Pietro Silva Orrego. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati sia Enrico R., 23 anni, alla guida della Mercedes Classe G Brabus noleggiata, sia L.C., 32 anni, conducente della Opel Corsa coinvolta nello scontro. La pm Giancarla Serafini ha disposto l’autopsia e ha ricevuto la prima informativa del Nucleo radiomobile della Polizia locale, che sta conducendo le indagini.
Dai primi accertamenti risulta che il Suv percorresse il viale a forte velocità, circostanza ancora da verificare, quando si è scontrato con la Opel all’altezza dell’incrocio semaforico. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, già acquisite dagli investigatori, serviranno a chiarire chi non abbia rispettato la precedenza e a ricostruire i movimenti dei coinvolti. Se il quadro dovesse emergere in modo sufficientemente chiaro, potrebbe non rendersi necessaria una consulenza cinematica.
Parallelamente gli inquirenti stanno effettuando analisi specifiche. Il 32enne alla guida della Opel è risultato positivo al pre-test per le droghe; gli esami ematici stabiliranno eventuali assunzioni nelle ore precedenti. Anche il 23enne è risultato positivo ad alcol e droga dalle prime verifiche, ma si attendono conferme dagli accertamenti di laboratorio. Gli investigatori stanno inoltre verificando se il giovane potesse legalmente condurre un Suv da oltre 700 cavalli e dal valore di circa mezzo milione di euro, veicolo non guidabile dai neopatentati.
Per quanto riguarda il 20enne inizialmente indicato come conducente del Suv, è stato “scagionato” grazie a due video comparsi sui social e ora acquisiti dalla Procura. Le riprese mostrano il giovane correre verso i rottami dell’auto subito dopo l’impatto, gridando "ci sono i miei amici che stanno morendo" e cercando di aprire le portiere, fino a perdere una scarpa ritrovata tra i detriti. L’assenza di ferite compatibili con lo scontro, insieme alle immagini, ha convinto gli investigatori a escludere che fosse al volante.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia