29 Ottobre 2025
Aggredito, picchiato e rapinato dei soldi e di una collanina d’oro nell’androne del suo condominio, nel cuore del quartiere di Sampierdarena. È l’incubo vissuto da un pensionato ottantenne che rientrava a casa dopo aver fatto la spesa. Episodio su cui indagano i carabinieri. I fatti sono avvenuti nelle scorse settimane e si tratta dell’ennesimo episodio di criminalità nel quartiere del ponente di Genova. Una delegazione al centro di un allarme sicurezza, con carabinieri e polizia che hanno deciso di aumentare i controlli del territorio, sia in borghese che in divisa, per prevenire fenomeni di violenza e microcriminalità.
Nel frattempo i carabinieri stanno cercando di identificare gli autori della rapina dell’anziano. E per farlo hanno sequestrato le immagini delle telecamere della zona che possono aver ripreso gli autori dell’assalto. Probabilmente una gang. L’anziano rientra a casa dopo aver fatto la spesa in alcuni negozi della zona quando viene aggredito. «Ho sentito qualcuno alle mie spalle - spiega, sconvolto, in caserma - e non ho fatto in tempo a girarmi. Tutto è successo all’interno dell’androne del palazzo e in quel momento sfortunatamente non c’era nessuno di passaggio». E ancora: «I due banditi - aggiunge il pensionato - mi hanno bloccato e buttato contro il muro, quindi mi hanno portato via il portafoglio e la collanina d’oro. Un incubo». Arraffato il bottino, i due malviventi si sono dileguati. L’anziano è uscito dall’androne e ha chiesto aiuto ad alcuni passanti. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri.
Nei giorni successivi alla rapina dell’androne sempre a Sampierdarena si sono verificati altri due episodi di criminalità. All’alba di sabato, in via Degola, due bande di giovani si sono picchiate in mezzo alla strada. A scontrarsi una ventina di giovani armati di spranghe, bastoni e coltelli. La rissa è avvenuta sotto l’occhio di decine di residenti allarmati che hanno contattato il numero 112. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie di carabinieri. All’arrivo dei militari c’è stato il fuggi-fuggi. Sull’asfalto è rimasto un giovane sudamericano di 27 anni che è stato colpito all’addome da un fendente. Trasportato d’urgenza in ospedale al Villa Scassi (codice rosso, il più grave) e sottoposto ad un lungo intervento chirurgico, è ancora ricoverato in prognosi riservata.
I carabinieri, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, sono riusciti a rintracciare uno dei partecipanti alla rissa. Quello che ha immobilizzato il ventisettenne, poi ferito gravemente. Poche ore dopo i fatti, i militari hanno proceduto al suo arresto. In manette è finito un tunisino di 22 anni già noto alle forze dell’ordine. Il nordafricano è accusato di tentato omicidio e di rissa aggravata. Proseguono le indagini dei militari per identificare l’autore materiale delle coltellate e gli altri partecipanti alla maxi rissa. Nel frattempo sono state avviate indagini per risalire ai due rapinatori che, armati di coltello, nella notte tra sabato e domenica hanno compiuto almeno due assalti nella delegazione. In particolare, secondo quanto denunciato dalle stesse vittime, i banditi hanno prima aggredito e immobilizzato i passanti che stavano transitando nella via. Quindi hanno puntato loro l’arma alla gola costringendoli a consegnare i telefoni cellulari e i soldi che avevano nelle tasche. Nessuna delle due vittime - entrambi sui trent’anni - ha riportato lesioni o contusioni tali da dover essere trasportate in ospedale. Però, secondo quanto ricostruito dagli stessi soccorritori, entrambi erano molto scossi, sotto choc per quanto accaduto.
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