Mercoledì, 01 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Immobiliarista israeliana Orit Lev Marom propone una "colonia di Tel Aviv" in Salento: "Puglia nuova terra promessa per famiglie ebree"

Il piano di Orit Lev Marom e della sua Coral 37 divide il Salento: tra lusso e speculazione, il rischio di imporre la logica coloniale israeliana in Puglia

24 Settembre 2025

Colonia israeliana in Salento

Colonia israeliana in Salento, fonte: YouTube, Becciolini Network

L'imprenditrice immobiliare israeliana Orit Lev Marom, fondatrice della società Coral 37, ha fatto una proposta molto particolare: costruire una "colonia di Tel Aviv in Salento". La donna ha infatti dichiarato che la Puglia potrebbe essere "la nuova terra promessa per le famiglie ebree", tra ulivi e terre da coltivare autonomamente.

Immobiliarista israeliana Orit Lev Marom propone una "colonia di Tel Aviv" in Salento: "Puglia nuova terra promessa per famiglie ebree"

Nel cuore del Salento, terra di accoglienza e intrecci culturali, arriva una proposta che fa discutere: l’imprenditrice israeliana Orit Lev Marom, fondatrice della società immobiliare Coral 37 con sede a Lecce, ha annunciato il progetto di una “Israeli Colony in Salento”. Nelle sue parole si tratterebbe di una comunità agricola e turistica autosufficiente, in cui famiglie israeliane potrebbero stabilirsi, coltivare il proprio cibo e sviluppare strutture educative e sanitarie.

Dietro il linguaggio patinato del marketing immobiliare, l’iniziativa appare tutt’altro che neutrale. Nel contesto drammatico che vede Israele accusato da organismi internazionali di crimini di guerra e apartheid nei confronti dei palestinesi, parlare di “colonia” suona come un déjà-vu inquietante. È impossibile non collegare il progetto salentino alla logica coloniale che da decenni devasta la Palestina, con insediamenti illegali costruiti sui territori occupati a spese delle popolazioni autoctone.

Marom, già nota per i suoi progetti di lusso tra Miami e Tel Aviv, presenta la Puglia come “nuova terra promessa” per i suoi investitori: incentivi pubblici, terreni “convenienti” e possibilità di costruire immobili di pregio. Ma i dubbi sono molti: quali terreni sarebbero disponibili? Quelli liberati dalla moria degli ulivi causata dalla Xylella? O quelli bruciati dagli incendi dolosi che ogni estate devastano boschi e pinete?

La Coral 37, ufficialmente impegnata nella compravendita di immobili di lusso e nelle ristrutturazioni, diventa così lo strumento operativo per un disegno che non riguarda solo il mercato immobiliare. Parole come “colonia” e “comunità autonoma” spostano il discorso su un piano politico e simbolico: replicare in Salento modelli già contestati in Medio Oriente.

Presentare l’arrivo di famiglie israeliane come “colonizzazione”, in un momento in cui a Gaza si piangono migliaia di vittime civili, rischia di trasformare un progetto immobiliare in una provocazione internazionale. Per i salentini, custodi di un’identità basata su accoglienza e convivenza, l’idea appare incompatibile con i valori del territorio.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x