21 Febbraio 2025
Raffaele Mincione, fonte: imagoeconomica
L'Alta Corte di Giustizia di Inghilterra e Galles si è pronunciata sulla buona fede di Raffaele Mincione in merito al procedimento legale avviato contro la Segreteria di Stato Vaticana in merito al processo sullo Sloane Avenue, il palazzo di Londra. I giudici hanno accettato le tesi del finanziere in 29 dichiarazioni su 31 e lamentando solo una mancanza di trasparenza nella comunicazione. Hanno respinto le accuse del Vaticano di disonestà, frode e cospirazione nei confronti di Mincione, WRM Capital Asset Management Sarl e del fondo lussemburghese Athena Capital.
La Corte ha dato ragione a Mincione, respingendo tutte le gravi accuse di disonestà, frode, rappresentazione fraudolenta e cospirazione mosse dal Vaticano: "Gli Attori … beneficiano anche di una serie di conclusioni in questa sentenza, non oggetto delle dichiarazioni richieste, che respingono accuse molto gravi mosse contro di loro. In questa sede ho potuto e colto l'opportunità di trattare particolari accuse, tra cui quelle di disonestà e di cospirazione. Gli Attori hanno diritto a tali conclusioni in relazione a tali accuse".
La Commercial Court inoltre:
L'Alta Corte terrà un'ulteriore udienza a tempo debito per decidere i provvedimenti conseguenti, tra cui il riconoscimento delle spese legali.
Queste le dichiarazioni di Raffaele Mincione: "La sentenza emessa oggi dalla Commercial Court mi ha restituito la fiducia nella giustizia. Spero che questo riconoscimento mi restituisca la possibilità di essere ascoltato in maniera imparziale e senza pregiudizi dalle autorità e dagli organi di stampa. Sono molto orgoglioso di essere un cittadino britannico e di far parte di un Paese in cui prevalgono la giustizia e il giusto processo. È un sollievo che, dopo anni in cui sono stato ingiustamente accusato dal Vaticano di aver rubato il suo denaro, la Commercial Court inglese abbia respinto in toto la tesi del Vaticano secondo cui io, il fondo Athena Capital o WRM Group siamo stati disonesti nel perpetrare una frode o abbiamo fatto parte di una cospirazione in relazione alla trattativa e alla vendita dell'edificio 60 Sloane Avenue nel 2018.
Sono anche rincuorato dall'accettazione, da parte della Commercial Court, delle prove dettagliate presentate dagli esperti durante il processo, secondo cui 275 milioni di sterline rientravano nell’intervallo di valori di mercato ragionevoli per l'edificio di 60 Sloane Avenue nel 2018, e che il pagamento di 40 milioni di sterline richiesto dal fondo Athena Capital di WRM nella vendita era ambizioso ma non indicativo di un grave illecito, come aveva sostenuto il Vaticano. Ho sempre creduto nel progetto immobiliare di 60 Sloane Avenue e mi sento vendicato. È un grande peccato che alla fine il progetto immaginato da Sir David Chipperfield non si sia realizzato e posso solo sperare che forse un giorno lo sarà.
Vorrei aggiungere questo. Sono un imprenditore. Il Vaticano è uno Stato sovrano con grandi consulenti finanziari istituzionali intorno a sé, con la sua Banca Vaticana e la sua Autorità di Informazione Finanziaria.
Spero che la sentenza possa mettere a tacere una volta per tutte le affermazioni secondo cui io sarei disonesto, o un truffatore, o un criminale".
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