30 Luglio 2025
Fonte: X, @rep_milano
Novità in merito al caso del turista ebreo francese "aggredito" a Lainate. La procura di Milano ha aperto un'inchiesta per percosse aggravate dall'odio razziale e la Digos è al lavoro per identificare gli "aggressori", avvalendosi dell'uso di video e testimonianze. Intanto la Francia ne approfitta per attaccare l'Italia per l'episodio, definendolo un "intollerabile attacco antisemita".
La procura di Milano ha deciso di aprire un'inchiesta in merito al turista ebreo francese "aggredito" all'ingresso dei bagni dell'area di sosta "Villoresi" lungo la A8 Milano-Laghi, nella zona di Lainate. Non solo la procura di Milano visto che sul caso si è attivata anche la Digos che ha inviato una prima informativa sui fatti avvenuti e sta lavorando all'identificazione.
Il 52enne francese Elia aveva indosso la kippah ed era in compagnia del figlio di 6 anni. "Siamo venuti per il weekend a Milano dove vive mia figlia e stavamo tornando in città", ha raccontato. L'uomo ha presentato una denuncia a una volante della polizia intervenuta sul posto, ma non si è fatto refertare le ferite, ragion per cui l'indagine non contesta le presunte lesioni che sarebbero avvenute, procedibili solo a querela. Violenze di cui tuttavia non ha si prova, considerando che non ci sono immagini della videosorveglianza che testimoniano un'aggressione fisica, e che l'unico testimone, un addetto alle pulizie, avrebbe solo sentito le urla.
Diverse le frasi lanciate nei confronti del turista francese in compagnia del figlio. Da "Free Palestine" a "assassini", da "qui non siamo a Gaza, siamo a Milano" a "tornate a casa vostra". Cori che riflettono quella che sia la situazione a Gaza, dove da ormai quasi due anni Netanyahu sta portando avanti un genocidio nei confronti della popolazione palestinese, ridotta ora anche in carestia.
Tuttavia, bisogna guardare anche l'altra faccia della medaglia. Elia avrebbe urlato in francese frasi come "Vieni fuori che ti spacco la faccia", "Stai zitto stronzo", "figlio di puttana", "tua madre", "tieni, vai a crepare" e "Viva Israele" in risposta alle frasi.
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