11 Luglio 2025
Matilde Dalmasso, fonte: Facebook, @Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - Candiolo
Una diagnosi choc quella per la 19enne di Cuneo Matilde Dalmasso: un sarcoma raro, diagnosticato ad agosto 2024, un mese dopo la maturità. Dei segni che facevano pensare a tutto tranne che ad una malattia del genere: "Avevo mal di schiena e linfonodi gonfi, pensavo fosse stress. Dopo le analisi del sangue, mi hanno chiamata dall’ospedale: qualcosa non andava. Si trattava di una massa nell’addome, non operabile", racconta in un'intervista la giovane, che vuole adesso mettersi a disposizione per la ricerca.
La diagnosi del sarcoma raro per Matilde è arrivata dopo gli esami di maturità, a 18 anni, nel pieno della vita. Matilde è stata ricoverata 45 giorni e trasferita poi a Candiolo. "I medici hanno parlato prima con i miei genitori, ma avevo già letto la parola "massa" su una cartella. È un tumore pediatrico raro. Le cure esistono, ma la ricerca è limitata", spiega.
La giovane racconta tutto il suo sgomento: "Non me l’aspettavo, non un mese dopo la maturità. Si è abbattuto un fardello, ma ho imparato molto". Matilde racconta delle 23 trasfusioni che ha dovuto fare. "La malattia mi ha insegnato a non fare programmi, a vivere alla giornata. L’opzione di non farcela non mi appartiene". La 19enne ha da poco terminato 25 sedute di radioterapia e ora prosegue con la chemio di mantenimento. "Anche mentalmente mi sento bene. L’iniziativa di testimonianza per Candiolo mi tiene occupata". Una diagnosi terribile per lei, considerando la sua giovane età. Quando si è diffusa la notizia, numerosi utenti sul web hanno effettuato ricerche per capire se potesse esserci una correlazione tra il sarcoma raro e il vaccino Covid, alla luce degli ultimi studi sul tema che hanno rivelato una correlazione tra la somministrazione del siero e l'insorgere di tumori, anche nei più giovani. Ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
Matilde adesso spera di riprendere l’università a settembre. "Mi sto riappropriando della normalità. Anche se la vita di prima non sarà possibile, voglio tornare a vivere. Ho chiesto a tutti di non guardarmi con occhi diversi. Non l’hanno mai fatto. Alcune persone si sono allontanate, ma la malattia apre gli occhi".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia